Intel sta raccogliendo i dati dei suoi utenti, ma c’è un motivo ben preciso da conoscere. Perché lo sta facendo?
La raccolta dei dati degli utenti è vietata. Non si possono archiviare le informazioni altrui, a meno che non venga chiesto. In quel caso l’utente acconsente all’accumulo dei dati e li lascia conservare, come è giusto che sia. Verranno protetti da dei codici criptati che non potranno essere violati. Attualmente sembra che Intel li stia raccogliendo, ma senza il “consenso” dei suoi utenti.
Questa notizia viene fuori dopo l’implementazione di CIP, acronimo di Compute Improvement Program. Si tratta di un sistema presente nell’Arc GPU Graphics Software, che contiene diversi driver e programmi di controllo particolari. In questo caso il CIP è sistema di telemetria che raccoglie i dati e li spedisce ai server di Intel. Si attiva di default dopo l’installazione della suit, e serve a raccogliere alcuni tipi di dati.
Perché Intel raccoglie i dati degli utenti? Non c’è niente di cui preoccuparsi: ecco la spiegazione
Intel riferisce che è utile per offrire all’utente la migliore esperienza d’uso possibile. Per farlo deve raccogliere informazioni sul computer e sulle prestazioni, così da poter migliorare i rilasci dei successivi driver. L’azienda specifica che non conserva dati importanti come nomi, indirizzi email o numeri di telefono. Al massimo può immagazzinare i siti web visitati (escludendo gli indirizzi), le informazioni di sistema e i dispositivi connessi.
Qualcuno dubita di questo sistema, pensando che in realtà raccolga ben altro. Intel, però, ci tiene a precisare che le informazioni raccolte vengono condivise soltanto con i partner e con i fornitori di servizi autorizzati. Tutti gli altri “colleghi” non possono accedere a queste informazioni, nonostante non contengano dati privati dell’utente. I dettagli di sistema e i siti visitati, per esempio, non rientrano tra le informazioni considerate “di vitale importanza”.
Non è la prima volta che sentiamo parlare di raccolte dati come queste. Era già successo in passato con Nvidia e ADM, che si comportavano in un modo molto simile. Ciò che li distingue è che Nvidia non offre un sistema per disabilitare la telemetria, mentre AMD lo fa. Nel caso di Intel viene accennata la sua esistenza e che cosa fa, ma non sembra che sia possibile rifiutarla. L’importante è che non conservi i dati personali degli utenti.