C’è chi ha lavorato e chi, invece, è in ferie in questi giorni: tutto quello che c’è da sapere su Ferragosto e busta paga.
Il giorno di Ferragosto è un giorno spartiacque dell’estate. Per molti segna la fine delle vacanze e delle ferie. Per altri, invece, l’inizio, dato che sempre più spesso si sceglie di procrastinare i nostri viaggi. In un senso o nell’altro, dobbiamo sapere come va considerato il 15 agosto in busta paga.
Come è noto, il Ferragosto è un giorno festivo. È uno di quei giorni “rossi” sul calendario e che, quindi, va trattato come tale. Proprio come se fosse domenica o come se fosse Natale, dato che si celebra l’Assunzione della Vergine Maria. Oltre questo, però, il Ferragosto va considerato alla stregua di altre feste anche sotto il profilo reddituale.
Il 15 agosto, dunque, dev’essere considerato in busta paga in tal mondo e questo vale tale tanto per chi lavora quanto per chi lo sceglie come giorno di riposo extra. E lo stesso vale per chi è in ferie. Andiamo a vedere, allora, come va considerato in busta paga il giorno di Ferragosto.
Il giorno di Ferragosto in busta paga: tutto quello che c’è da sapere
Va innanzitutto detto che per chi decide di astenersi dal servizio non vi possono essere conseguenze sotto il profilo lavorativo. Ovviamente, invece, per chi sceglie di lavorare, deve assolutamente scattare una maggiorazione concordata con il datore di lavoro. Questo vale soprattutto, evidentemente, per i tanti lavoratori che operano nella ristorazione e nella ricettività, soprattutto in un periodo di alta stagione come quello di agosto: bagnini, camerieri, cuochi, commessi, sono per fare qualche esempio professionale.
Al netto, ovviamente, di profili lavorativi non pienamente in regola (purtroppo non sono pochi), la maggiorazione per il lavoro festivo (e, quindi, anche per il giorno di Ferragosto) varia in base a quanto stabilito dal Ccnl di riferimento. Per esempio, nel Ccnl Commercio è previsto che le ore di lavoro percepisca una maggiorazione del 30% sulla retribuzione. Nel Turismo, per fare un altro esempio, la maggiorazione è del 20%.
Per chi, invece, decide di non lavorare, la festività non goduta del 15 agosto viene pagata come 1/26 della sua retribuzione. Nel caso del lavoratore pagato a ore la festività viene pagata con una retribuzione dovuta ragguagliata a un sesto dell’orario settimanale. Infine, non temete per le vostre ferie: se le avete fatte ricadere in questo periodo (notoriamente piuttosto ambito) la data del 15 agosto non sarà conteggiata, ma “saltata” nel computo finale.