Quando si deve intraprendere un viaggio in aereo, è importante conoscere tutte le regole circa ciò che si può portare in volo.
Per evitare il contrabbando di merci, infatti, è utile sapere cosa può essere portato e cosa no durante un viaggio aereo. Quando non si è a conoscenza dei regolamenti riguardanti il trasporto di merci personali, si rischia di incorrere in inconvenienti, come il dover spostare il viaggio o dover buttare la merce, il che può essere davvero un problema quando si tratta di farmaci e medicine.
Cerchiamo di capire quindi, in questo articolo, quali farmaci si possono portare in aereo e secondo quali disposizioni.
Quali farmaci si possono portare a bordo e come
Consideriamo come primo caso quello dei farmaci in forma liquida, gli sciroppi. Il trasporto aereo di questi farmaci è sottoposto a precise restrizioni. È noto, infatti, che nello specifico non sono ammesse confezioni con più di 100 ml di liquido. Questa norma si applica in genere a qualsiasi tipo di liquido per motivi di sicurezza a bordo dell’aereo e per evitare l’introduzione di grandi quantità di liquidi infiammabili, al fine di evitare più facilmente errori che per prevenire attentati terroristici.
La normativa per l’ammissione dei liquidi a bordo del volo prevede che questi debbano essere in confezioni dal volume inferiore a 100 ml l’una e ciò si applica anche ai farmaci liquidi e di conseguenza, gel, aerosol e sciroppi possono essere portati a bordo, ma tassativamente nel bagaglio a mano e di volume inferiore ai 100 ml. Il volume complessivo dei liquidi trasportabili può raggiungere un massimo di 1 litro, inoltre i farmaci devono essere inseriti in buste di plastica trasparente per rendere più veloci i controlli da parte del personale.
Cosa occorre portare insieme ai farmaci
È utile avere con sé la prescrizione medica, che potrebbe essere richiesta dagli addetti ai controlli, in particolare, la certificazione deve essere tradotta in lingua inglese per i voli internazionali e deve contenere i seguenti riferimenti:
- Nome e cognome del paziente;
- data di nascita del paziente;
- dati del medico;
- data della prescrizione;
- dati del medicinale e posologia di assunzione.
Oltre alla prescrizione medica, il farmaco deve essere accompagnato da un certificato che attesti la necessità del paziente di portare il farmaco sempre con sé, che riporti la data in cui è stato redatto e che non può superare i 30 giorni precedenti al viaggio in aereo e che deve riportare il tipo di patologia per cui ne è necessaria l’assunzione, metodologia di somministrazione e dichiarazione di uso strettamente personale.
Deroghe e casi particolari
Secondo il Regolamento europeo, vi sono elle deroghe in casi particolari, come per i farmaci e gli alimenti per bambini, i quali non sono sottoposti al controllo, inoltre anche chi soffre di diabete o sclerosi multipla può portare con sé siringhe e aghi per insulina già pronte, in buste di plastica e separando gli aghi dalle siringhe, nonostante a bordo vi sia il divieto di portare oggetti appuntiti. La stessa possibilità è concessa ai soggetti allergici che necessitano di portare con sé l’adrenalina, ovviamente soltanto in presenza del certificato medico.
Per quanto riguarda l’ossigenoterapia, invece, occorre consultare la compagnia aerea, in quanto la risposta potrebbe variare a seconda del regolamento interno e del tipo di volo. Considerando la pericolosità di esplosione in volo, sono ammesse – eventualmente – soltanto le bombole certificate per il trasporto aereo.
Per quanto riguarda i farmaci in pastiglie e compresse, non sussistono regole in particolare, purché siano nella confezione originale e con il bugiardino della casa farmaceutica. La normativa europea prevede una limitazione per la quantità massima trasportabile, il cui quantitativo massimo trasportabile corrisponde al necessario per un periodo di 3 mesi. Per periodi di tempo maggiori o viaggi al di fuori dell’Ue bisogna invece consultare le indicazioni del ministero degli Esteri per assicurarsi la disponibilità delle medicine.