Correntisti in allerta, le banche potrebbero aumentare i costi di gestione, questo per via delle politiche restrittive nei loro confronti.
Come sappiamo negli ultimi giorni è stata inserita dal Governo una tassa sugli extraprofitti delle banche legati all’aumento dell’inflazione e alla relativa impennata dei tassi d’interesse.Tra gli obiettivi principali c’è prima di tutto il contrastare l’aumento costante dei tassi d’interesse ma anche regolare l’impatto sul cittadino dell’aumento vertiginoso delle rate dei mutui a tasso variabile. Il rapporto più recente della Banca d’Italia aveva già evidenziato un incremento dei costi di gestione del conto corrente nell’ultimo anno di 3,8 euro.
Con un totale costo medio annuo per cittadino a 94,7 euro. Si tratta di spese fisse legate al costo del mantenimento del conto, che a quanto pare, secondo gli esperti potrebbe aumentare. I circuiti bancari hanno giustificato l’aumento dei prezzi con gli alti livelli di inflazione, così il Governo ha deciso di tassare gli extra profitti legati ai tassi d’interesse per cercare di ridistribuire quel denaro dove ce ne fosse bisogno.
Rincari per i correntisti e tassa extraprofitti: l’effetto boomerang che si rischia dopo la manovra
Oltre ai rincari già applicati, però, nei prossimi mesi il conto corrente potrebbe diventare ancora più costoso. Al momento si parla solo di stime fatte da esperti del settore ma in qualche modo questa tassa sugli extraprofitti potrebbe generare un fenomeno controproducente che andrebbe a caricare ancora più pagamenti sul cliente. C’è timore che possa scatenare una reazione a catena all’interno dei circuiti bancari, che sentendosi toccati e avendo registrato un grande calo in borsa, potrebbero reagire all’inverso, penalizzando i correntisti.
Secondo alcuni esperti, le banche potrebbero rispondere all’imposizione della tassa aumentando i costi di gestione dei conti correnti e delle carte per i consumatori. L’allarme è stato lanciato in particolare da Assoutenti, un’associazione per la tutela dei consumatori. L’associazione Assoutenti avverte dunque che è concreto il rischio di una nuova ondata di aumento dei costi bancari con un aumento stimato di circa 10 euro a conto.
Non è detto che le perdite dei circuiti bancari si riversino sul cliente, perché anche l’istituto bancario stesso potrebbe soffrirne con un aumento di conti correnti chiusi, questo il motivo per il quale rimane ancora un grande punto interrogativo sulla questione. Generare panico da questo punto di vista sembra controproducente, motivo per cui è meglio aspettare le dichiarazioni delle banche per avere una visione più chiara sulla situazione.