Tutti i canali Rai ben presto per i cittadini non saranno più visibili. Il motivo è semplicissimo e già noto: come risolverlo semplicemente.
Ben presto i canali Rai non saranno più visibili per i cittadini italiani e la motivazione risiede in un problema già noto a tutti. Niente paura però perché è possibile risolvere tutto ciò con un semplice metodo. Andiamo quindi a scoprire cosa bisogna fare per rivedere i canali del servizio pubblico.
I canali della Rai sono seguitissimi da gran parte del popolo italiano che pagando il canone proprio non riescono a fare a meno dei contenuti offerti dal servizio pubblico. Sono diversi gli eventi ospitati da questi canali, dagli eventi sportivi a quelli educativi, fino ad arrivare al grande mondo dello spettacolo come ad esempio Sanremo, il grande Festival della Musica Italiana. Eppure in questi giorni sono tantissimi i cittadini che non stanno riuscendo a vedere i canali del servizio pubblico.
Alcuni chiarimenti in queste ore però sono arrivati dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso nel corso di un intervento alla seduta della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Infatti il Senatore ha rivelato che a gennaio tutti i canali della Rai dovranno passare al nuovo digitale terrestre, vale a dire il DVB-T2. Per questo motivo il servizio pubblico dovrà impegnarsi a diffondere le immagini in questa maniera a partire dal 10 gennaio 2024. Andiamo quindi a vedere cosa cambia per gli italiani e cosa dovranno fare per continuare a vedere questi canali.
Canali Rai, da gennaio cambia tutto: come continuare a vederli
Con il passaggio al DVB-T2 l’obiettivo del governo è ridare vita al settore televisivo italiano, rioffrendo linfa vitale alle TV locali, considerate dal governo come un patrimonio storico e culturale del nostro territorio. Nonostante ciò il risultato con questo cambiamento potrebbe essere esattamente l’opposto. La Rai quindi non vuole farsi trovare impreparata ed è pronta a raggruppare alcuni canali del Mux A con altri del Mux B, facendo un rimpasto senza che questi perdano troppo share.
Il passaggio al DVB-T2 vorrà dire la perdita di una grande percentuale di ascolti, come rivelerebbero anche gli ultimi dati dell’Auditel. Infatti secondo l’associazione sono ben 6 milioni le famiglie italiane sprovviste di DVB-T2. Queste non sarebbero in grado di ricevere il segnale nemmeno entro il 10 gennaio 2024. Chi ancora non ha cambiato televisore difficilmente lo farà entro la data prevista per lo switch-off. Per questo motivo la Rai è pronta a mescolare alcuni canali secondari evitando la perdita di ascolti.
Inoltre con l’accordo tra Tivusat e DAZN, l’incremento dello streaming e le numerose smart TV, il provvedimento del governo rischia di avere l’effetto opposto. Infatti in pochi pensano che questa mossa sia in grado di rivalorizzare le televisioni locali, anzi rischierebbe di affossare del tutto il digitale terrestre, lasciandolo come soluzione comoda solamente per alcuni canali generalisti.
