Il gioiello di OpenAI non finisce di stupire, si evolve e mette a disposizione nuove possibilità epr i suoi utenti. Ecco cosa potranno fare.
L’atteso update ha portato in dote nuove diavolerie del grande protagonista di questo 2023, il chatbot di OpenAI. Con l’avvento di GPT-4 non è ancora possibile lavorare con le immagini (se non con qualche trucchetto di scrittura) come molti si aspettavano, ma il sistema di OpenAi produce certamente risposte più sicure e più utili, è più performante: può risolvere problemi difficili con maggiore precisione, grazie alla sua più ampia conoscenza generale e capacità di problem solving. Non solo.
Risulta essere più creativo e collaborativo che mai. Può generare, modificare e iterare con gli utenti su attività di scrittura creativa e tecnica, come comporre canzoni, scrivere sceneggiature o apprendere lo stile di scrittura di un utente, sfruttando un maggior numero di dati e di calcoli per creare modelli linguistici ancora più sofisticati e performanti.
Ora OpenAI ha portato all’82% in meno di probabilità di rispondere alle richieste di contenuti non consentiti e il 40% in più di probabilità di produrre risposte fattuali rispetto a GPT-3.5. Insomma, un gran bel passo in avanti.
Output sempre corretti, specialmente per funzioni matematiche e grafici
Portando il suo bot a GPT-4, l’organizzazione di ricerca sull’intelligenza artificiale di Sam Altman ha gradualmente inserito plug-in avanzati nel suo chatbot, come il più recente Code Interpreter per lavorare con Python e ottenere output avanzati sempre corretti, specialmente per funzioni matematiche e grafici, accelerando perfino il lavoro sulla sicurezza, da sempre un Tallone d’Achille per ChatGPT, e creando dati di addestramento per la messa a punto del modello e l’iterazione sui classificatori attraverso l’addestramento, le valutazioni e il monitoraggio.
GPT-4 approfondisce la conversazione su Duolingo, viene utilizzato da Be My Eyes per trasformare l’accessibilità visiva, sfruttato da Stripe per semplificare l’esperienza utente e combattere le frodi. La gestione patrimoniale di Morgan Stanley utilizza GPT-4 per organizzare la sua vasta base di conoscenze, addirittura l’Islanda utilizza il chatbot di OpenAI per preservare la propria lingua.
Certo, GPT-4 è un’altra tappa verso il sviluppo definitivo, non certo un punto di arrivo, visto che ci si aspetta dei ulteriori miglioramenti sul versante immagini. Ma seppur non dispone ancora di funzionalità specifiche né ha integrato DALL-E, si può appoggiare soluzione di terze parti per generare immagini. Lo si deve gabbare, trasformandolo in ciò che normalmente non è, grazie a un’astuta scrittura di un prompt specifico. Un rimedio temporaneo, almeno questa è la sensazione.