Il prezzo del pellet, una delle fonti di combustibile più utilizzate dagli italiani è finalmente in netto calo rispetto ai mesi precedenti.
Il prezzo del pellet ha subito un drastico aumento a causa dell’inflazione post-guerra in Ucraina. Oggi, tuttavia, complice anche la scarsa domanda, i consumatori possono tirare un sospiro di sollievo, poiché è possibile risparmiare fino al 40% sul prezzo del pellet. Il governo di centrodestra ha svolto un ruolo fondamentale nell’aiutare i cittadini a far fronte a questa situazione.
Infatti, sono state introdotte numerose agevolazioni per contenere i costi dell’energia, con la riduzione dell’IVA che spicca tra le misure più importanti. Grazie a queste politiche, il prezzo del pellet è diminuito considerevolmente rispetto al 2022, offrendo un sollievo economico a milioni di utilizzatori italiani di questo combustibile.
Gran parte del pellet utilizzato in Italia proviene da paesi esteri, come la Slovacchia, la Repubblica Ceca, l’Austria e la Croazia. Le importazioni provenienti da queste nazioni contribuiscono a stabilizzare l’offerta sul mercato nazionale e a contenere i prezzi a livelli più accessibili per i consumatori italiani.
La discesa del prezzo del pellet
Secondo i rilevamenti effettuati lo scorso aprile, il prezzo medio del pellet è sceso a 6,19 euro per un sacco da 15 kg. Questo abbassamento è stato particolarmente gradito dagli italiani, soprattutto dopo il periodo di inflazione che aveva portato il prezzo alle stelle. Tuttavia, non tutto è roseo sul fronte del pellet.
Con la discesa dei prezzi, si è verificato anche un aumento delle truffe legate a questo combustibile. L’abbassamento dei costi potrebbe indurre alcune persone disoneste a cercare di approfittarsi della situazione, vendendo pellet di bassa qualità o non rispondente agli standard internazionali.
È fondamentale che il pellet rispetti determinati standard internazionali, come ad esempio quelli ENplus A1 o A2, che certificano il contenuto di umidità, il potere calorifico, la densità e la percentuale di combustibile contenuto. I consumatori dovrebbero prestare attenzione a questi dettagli per evitare di cadere vittima di truffatori che potrebbero approfittarsi della situazione.
Venendo alle cause della discesa del prezzo del pellet, i motivi principali includono sicuramente la riduzione dell’IVA, che è passata dal 22% al 10%. Questa misura governativa ha avuto un impatto positivo sull’abbassamento dei costi e ha permesso ai consumatori di risparmiare notevolmente sull’acquisto del pellet.
La paura dei produttori di dover affrontare una diminuzione delle vendite e la conseguente riduzione dei prezzi del gas naturale hanno contribuito a determinare questa diminuzione dei costi del pellet. L’interazione di questi fattori ha creato un contesto favorevole per i consumatori che ora possono usufruire di un combustibile più economico per il riscaldamento delle proprie abitazioni.
Grazie alle agevolazioni introdotte dal governo e alla concomitante riduzione della domanda, i consumatori possono risparmiare fino al 40% sul costo del pellet. Tuttavia, è importante rimanere vigili per evitare truffe e acquistare solamente pellet certificato che rispetti gli standard internazionali.