C’è qualcosa che non ti soddisfa della tua banca? Ecco tutte le informazioni che ti servono per cambiare con una banca adatta a te.
Capita, per un motivo o per un altro, di decidere di voler cambiare banca. Magari si trova un’offerta più vantaggiosa, o quella attuale non soddisfa più le nostre necessità. Qualunque sia il motivo, la scelta può sembrare difficile all’inizio, ma non vi preoccupate: la procedura è in realtà piuttosto semplice e non richiede tempi lunghi. Ecco tutto quello che dovete sapere prima di effettuare la decisione finale.
Cambiare banca, di per sé, è un’operazione semplice e veloce, grazie alla legge sulla portabilità del conto corrente del 2017. Il primo passo è fare richiesta alla propria banca, per comprendere appieno le clausole del conto corrente aperto. Generalmente basterà compilare un modulo, a cui seguirà il trasferimento gratuito del conto corrente presso il nuovo istituto entro 12 giorni lavorativi. Il modulo permetterà al cliente di scegliere, oltre al conto corrente, quali servizi finanziari e di pagamento (es. utenze domestiche o rate del mutuo) trasferire sul nuovo conto. Una volta fatto ciò basterà aspettare i 12 giorni lavorativi e il processo sarà completato.
La domanda che sorge è: quando cambiare banca? La ragione è generalmente personale, visto che ogni cliente ha esigenze diverse, e a volte quello che rendeva conveniente una banca non è più disponibile. Ogni banca offre promozioni diverse, quindi è bene considerare tutte le opzioni al momento del cambio e se non è più conveniente optare per un conto online. È importante chiarire che non c’è una “banca superiore”, quindi è bene fare una ricerca approfondita e scegliere quella che offre le promozioni più adatte alle proprie esigenze.
Cambiare banca: come scegliere un conto corrente e altre informazioni
Ora che abbiamo le informazioni basilari, è importante scegliere il conto corrente più adatto a noi. Ecco alcune indicazioni che potranno aiutare nella scelta. Prima di tutto tenete d’occhio l’indicatore sintetico di costo, che ci permetterà di valutare i costi di gestione (fissi e variabili) del conto corrente in apertura. Possiamo avvalerci dell’ISC come parametro generale dell’indicatore, confrontandolo con gli ISC della Banca d’Italia che confermerà se quello della banca scelta è in linea con il mercato.
Aiuta anche controllare le commissioni richieste, che cambiano di banca in banca. Pensiamo per esempio ai prelievi al bancomat, le cui commissioni possono variare da 90 centesimi fino a due euro, mentre alcune banche offrono l’operazione gratuitamente. Anche le operazioni di cassa hanno commissioni (in media di cinque euro), mentre farle online costa mediamente un euro se non è offerto gratuitamente. La scelta della carta di credito è una delle meno influenti al momento, visto che i prezzi sono alti ovunque e non particolarmente competitivi.
La scelta del conto corrente online è estremamente appetibile, con molte opzioni a zero spese e la possibilità di gestire tutto da casa. In caso di questa scelta è consigliabile non caricare il conto di ordini permanenti, accrediti di stipendi, pensioni e così via, perché risulterà poi più difficile cambiare banca e controllare le transazioni.
È importante tenere conto delle operazioni automatiche che vengono trasferite sul nuovo conto. Servirà una lista delle transizioni digitali degli ultimi tre mesi, per essere consapevoli di cosa trasferire. È consigliabile tenere dei soldi sul vecchio conto durante il trasferimento per pagamenti o assegni non ancora sistemati.
Una volta fatto ciò, è possibile chiudere definitivamente il conto corrente vecchio (consigliabile chiedere un estratto conto aggiornato prima). Una volta chiuso le anomalie non saranno più contestabili, quindi assicuratevi sia tutto a posto prima di procedere. Per chiudere il conto basta recarsi in filiale e confermare la chiusura.
Ultimo punto di discussione è il mutuo. Non è necessario cambiare emittente: si può continuare ad averlo nella banca che l’ha erogato, senza necessità che il conto sia nello stesso ente. Naturalmente eventuali tassi di interessi agevolati verranno persi nel trasferimento, quindi questo è un ultimo punto di riflessione da tenere a mente prima di effettuare il cambio.