Dipendenza dai video satisfying e asmr, la nuova ossessione dei giovani evidenzia il cambiamento comportamentale.
I video satisfying stanno invadendo i social, in particolare Tik Tok, ma cosa si nasconde dietro questo bisogno impellente di rimanere incastrati di fronte a video ripetitivi? Dalle bottiglie che rotolano per le scale e si rompono, fino alle persone che mangiano, che tagliano materiali di vario genere, o che masticano cibi di varia consistenza. Ci si domanda come sia possibile che le persone amino perdere intere ore a guardare video privi di contenuto, ma la motivazione c’è ed è anche illuminante.
A parlarne è Giuseppe Iannoccari, neuropsicologo e docente di Scienze Umane all’Università di Milano, intervistato da Fanpage. Il medico spiega che questi video riescono a creare nel corpo un aumento di dopamina e serotonina, proprio come ogni altra droga. In scienza, qualsiasi processo porti all’aumento di questi neurotrasmettitori e ormoni è un processo che può portare dipendenza. Si tratta di sostanze in grado di provocare una sensazione di piacere, un orgasmo cerebrale, che assomiglia a quello sessuale. Osservare queste azioni ripetute provoca un calo di stress, il cervello si rilassa e si concentra sull’immagine in sequenza, proprio come durante l’ipnosi (ma a un livello conscio in questo caso).
I neuroni specchio dei più giovani e le dipendenze dai video Satisfying che invadono i social
Le vittime di questi video sono soprattutto le nuove generazioni, spiega Iannoccari. Il perché racconta come sono cambiate le vite dei ragazzi rispetto ai decenni precedenti. Fino all’adolescenza si passava il tempo per strada a giocare all’aria aperta. I bambini avevano tantissimi stimoli esterni e si ‘sfogavano’ correndo con gli altri. I neuroni specchio sono stati scoperti dal prof Gallese, dell’Università di Parma, e rappresentano neuroni che nascono con la sola funzione di apprendere dagli altri simili.
I bambini hanno dei neuroni specchio attivissimi perché l’essere umano apprende dagli altri durante la crescita (soprattutto fino ai 12 anni). Ad oggi i più piccoli sono sempre più sottoposti agli stimoli degli schermi e sempre meno a tutte quelle attività che stimolano la creatività: il giocare nella natura, con il pallone, disegnare, dipingere etc… In questo senso hanno bisogno di sfogare, e guardare video satisfying non fa altro che creare una vera e propria ‘sostituzione’. L’attivazione dei neuroni specchio porta i ragazzini a ‘identificarsi’ con quelle azioni creative che nel quotidiano non si trovano a fare.
La creatività come stimolo cerebrale ha a che fare soprattutto con la materia, quindi appunto anche il tagliare materiali, maneggiare e così via. I più piccoli sembrerebbero le prime vittime di questa tipologia di video perché in questo modo scaricherebbero l’energia che invece dovrebbero scaricare giocando con gli altri coetanei, lontano dagli schermi. I più adulti invece lo fanno per smorzare lo stress, il cervello si concentra sulla ripetitività di quelle azioni e si libera dalle tensioni. In qualche modo non sono altro che un riflesso delle nostre vite ad estremo contatto con la tecnologia.