Le truffe online sono in continuo aumento e diventano sempre più subdole ma ci sono alcuni trucchi per individuarle e proteggersi.
Si chiamano truffe informatiche perché viaggiano attraverso internet in tutte le sue forme ma il metodo, nella sua essenza, non cambia molto rispetto alle altre truffe, per esempio quelle telefoniche o quelle portate avanti di persona, che fanno ancora ogni anno moltissime vittime.
Quello che però rende i crimini attraverso computer, tablet, smartphone, community online particolarmente subdoli è che purtroppo non c’è ancora una sufficiente cultura della diffidenza come avviene per esempio se qualcuno tenta di portare a segno una truffa di persona. I segnali ci sono e basta solo imparare a riconoscerli.
Fondamentalmente, quello che i criminali cercano di fare è carpire le informazioni personali della vittima che hanno scelto per utilizzarle in vario modo. In alcuni casi lo scopo arrivare al conto corrente mentre altre volte, e sono le forme più cattive, i dati personali sono venduti al miglior offerente che poi deciderà cosa farne.
Truffe informatiche, che cos’è un ransomware?
Abbiamo accennato alle principali finalità delle truffe informatiche che hanno sempre a che fare con i dati. Per i singoli utenti di internet, quelli che magari come te ricevono una email da un fantomatico avvocato, da un fantomatico corriere, da una banca che non esiste, lo scopo è effettivamente quello di entrare in possesso dei dati personali per poterne poi fare altro.
Si tratta delle cosiddette tecniche di phishing che a volte vengono anche portate fuori da internet e si trasformano in pericolosissimi messaggi sms o addirittura in telefonate. Da questo genere di truffe ci si difende semplicemente non rispondendo a nessuna comunicazione e ricordando che nessuna banca utilizza l’email per comunicazioni importanti. Nel dubbio contatta l’assistenza clienti ufficiale.
Da una parte avrai la conferma che hai schivato una becera truffa informatica e dall’altra permetterai alla banca di inviare comunicazioni ai propri correntisti, utilizzando i canali corretti, per metterli in guardia. Ma sempre attraverso le email, travestiti magari da innocui link cliccati senza troppa attenzione, ci sono anche gli attacchi ransomware. S tratta di truffe informatiche più raffinate che di solito prendono di mira le società.
Un po’ come se venisse rapito il rampollo di una famiglia molto ricca, il ransomware blocca tutto ciò che c’è nel computer che viene colpito e in tutti i computer collegati alla stessa rete rendendo di fatto impossibile lavorare. E, di nuovo il paragone con il rapimento è calzante, per sbloccare i contenuti viene chiesto un riscatto.
I sistemi di difesa, a prescindere dal tipo di truffa, sono però gli stessi: non cliccare su link che non conosci, attiva sempre l’antivirus, diffida sempre e controlla il reale mittente dei messaggi che ti arrivano.