Incubo Fisco: redditometro e nuova sentenza Cassazione | Ora nessuno sfugge alle sanzioni

Entrare nell’occhio del mirino del Fisco da oggi sarà più facile che mai. Una nuova sentenza cambia tutte le regole del gioco.

Sfuggire agli accertamenti del Fisco da oggi diventerà praticamente impossibile. Una nuova sentenza della Corte di Cassazione darà del filo da torcere a tutti i furbetti.

Fisco nuove regole
Novità sui controlli fiscali-(Ansa foto)- internet.tuttogratis

Sarà sempre più dura la vita per chi cercherà di evadere le tasse nel nostro Paese. Da ora in avanti entrare nell’occhio del mirino del Fisco sarà ancora più facile grazie ad una nuova sentenza della Corte di Cassazione. Dopo gli accordi tra Agenzia delle Entrate e Ministero della Giustizia, ora anche i giudici intervengono per agevolare il recupero di quanto dovuto allo Stato.

E a tutto ciò si aggiunge anche la delega fiscale che è già stata approvata alla Camera e ora dovrà essere votata in Senato. Il traguardo da raggiungere è azzerare l’evasione. Sarà mai possibile tagliare questo nastro? Non si può sapere ma quello che è certo è che il Governo si sta impegnando per rendere sempre più difficile la vita agli evasori fiscali.

Fisco: ecco cosa cambierà

E una nuova sentenza della Corte di Cassazione agevola la strada verso il recupero dei debiti. Una recente ordinanza – che si basa su una sentenza della Corte di Cassazione- ha stabilito che, in tema di accertamento tributario, l’Amministrazione finanziaria può presumere il reddito complessivo netto sulla base di una serie di “indizi”.

Accertamenti del Fisco
Accertamenti del Fisco sempre più intensi/ Internet.tuttogratis

In pratica per verificare che il reddito dichiarato e quello effettivamente fruito coincidano, il Fisco potrà tenere conto anche di tutta un’altra serie di fattori che non riguardano solo quanto una persona guadagna ma anche quanto può spendere.

In parole povere la capacità di spesa diventa un fattore che indica la capacità contributiva di una persona. A molti potrebbe sembrare assurdo in quanto una persona può guadagnare poco ma può spendere molto grazie ad ipotetici regali da parte di familiari e amici. Ma ciò che conta è ciò che hanno stabilito i giudici.

E la sentenza della Corte di Cassazione lascia ben poco spazio alle interpretazioni. Pertanto, per valutare la capacità contributiva di una persona, da ora in poi il Fisco dovrà tenere conto, ad esempio, non solo degli immobili posseduti dal soggetto ma anche delle spese sostenute a vario titolo per il loro mantenimento.

Oggetto di controlli da ora in avanti anche le autovetture acquistate nonché eventuali imprese intestate allo stesso contribuente che non ne ha dimostrato l’appartenenza a terzi o l’utilizzo da parte di altre persone.

Insomma il cappio si fa sempre più stretto e si stringerà ulteriormente qualora la proposta di introdurre una delega fiscale ottenesse il via libera anche di Palazzo Madama. Con la delega fiscale verrebbero abolite le cartelle esattoriali e il Fisco potrà effettuare prelievi direttamente dai conti correnti dei debitori.

 

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