Deficienza artificiale | ChatGPT sempre meno intelligente (ed è tutta colpa dell’uomo)

A sorpresa ChatGPT sta diventando sempre meno intelligenze tanto che alcuni l’hanno etichettata come ‘deficienza artificiale’: cosa succede.

In questi mesi non si fa altro che parlare di ChatGPT, anche se nelle ultime ore l’intelligenza artificiale di OpenAI è al centro di un polverone. Infatti sembra sempre meno utile e tutto questo è colpa dell’uomo. Sono tantissimi gli utenti che l’hanno etichettata come ‘deficienza artificiale‘, andiamo a vedere cosa sta succedendo.

ChatGPT ora viene definita come deficienza artificiale
Cosa succede all’intelligenza artificiale ChatGPT – internet.tuttogratis.it

L’intelligenza artificiale è senza dubbio la tecnologia del futuro, con i colossi del mondo hi-tech che stanno investendo milioni per lanciare le proprie IA in grado di aiutare gli utenti. Tutto questo è merito di ChatGPT, la creatura di Open AI che ha stupito tutti per la propria efficienza e per la propria capacità di rispondere alle richieste degli utenti.

Sono tantissimi coloro che sono stati spaventati dalla sua potenza e tra questi troviamo anche Elon Musk, che di recente ha chiesto l’interruzione dello sviluppo. Eppure Open AI sembra non voler tornare indietro, lanciando la nuovissima GPT4, l’intelligenza artificiale a pagamento aggiornata con gli ultimi dati in rete.

ChatGPT e la deficienza artificiale: il prodotto di Open AI perde colpi

L’IA ha reso la vita più facile a tutti, specialmente agli studenti in difficoltà con i compiti a casa o con gli esami universitari. Eppure proprio a causa dell’essere umano, ChatGPT sta diventando sempre meno intelligente. A rivelarlo è un recente studio, andiamo quindi a vedere tutti i dettagli dell’ultima ricerca.

ChatGPT sembra fare passi indietro con le nuove versioni
Lo studio che dimostra il peggioramento di ChatGPT nel corso del tempo – internet.tuttogratis.it

Il documento di ricerca si concentra su GPT-4, che è responsabile del funzionamento di ChatGPT Plus. I ricercatori hanno scoperto che le prestazioni e il comportamento sia di GPT-3.5 che di GPT-4 variano significativamente tra queste due versioni e che le loro prestazioni su alcuni compiti sono notevolmente peggiorate nel tempo.

Non solo domande matematiche, gli studiosi hanno posto anche quesiti di ragionamento visivo eppure le nuove versioni di ChatGPT hanno mostrato risultati peggiori rispetto al passato. A rispondere allo studio dell’Università di Stanford ci ha pensato direttamente Peter Welinder, vicepresidente di OpenAI, che ha twittato: “No, non abbiamo reso GPT-4 più stupido. Anzi: rendiamo ogni nuova versione più intelligente della precedente“.

Inoltre sempre Welinder ha invitato gli utenti a pubblicare esempi che dimostrino di come la chatbot sia peggiorata, in modo da capire se questo sia vero o meno. Ovviamente gli utenti di Twitter hanno fornito alcuni esempi al Ceo di Open AI, a cui adesso non resta che mettersi a lavoro.

Gestione cookie