Pensioni: arrivano Quota 96 e Quota 98 | Vediamo come funzionano queste uscite

Alcuni lavoratori possono richiedere le pensioni anticipate con quote 96, 97 e 98. Scopriamo come funzionano e a chi spettano.

Le pensioni sono un tema sempre attuale e di grande interesse per i lavoratori che chiedono di uscire dal mondo del lavoro in anticipo.

Come funzionano le pensioni Quota 96 e Quota 98
Come funzionano le nuove decisioni in fatto di pensioni – Internet.tuttogratis.it

Infatti, in base a determinati requisiti alcuni lavoratori possono andare in pensione prima dei 67 anni (pensione di vecchiaia) chiedendo le misure anticipate. Ovvero, misure come APE Sociale, Opzione Donna e Quota 103. Finalmente governo e sindacati hanno riaperto il dibattito sulla riforma delle pensioni prevista per il 2024.

Rimandata più volte prima per la pandemia Covid-19 e poi per il conflitto tra Ucraina e Russia, il tavolo di confronto tra governo e parti sociali si era aperto (brevemente) nei primi mesi del 2023. Poi per questioni economiche è stato sospeso per riprendere nuovamente il mese scorso.

Pensioni Quota 96, Quota 97 e Quota 98: a chi sono destinate e come funzionano

Molte le decisioni da prendere ma nel frattempo i lavoratori possono ancora chiedere l’uscita anticipata invece di aspettare il raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Come andare prima in pensione
Come chiedere la pensione anticipata – Internet.tuttogratis.it

Tra i lavoratori che possono fare domanda di pensione anticipata ci sono i lavoratori notturni. È la legge di Bilancio 2018 ha stabilisce i requisiti anagrafici che cambiano in base alle giornate prestate di notte, ovvero ai turni di lavoro svolto di notte durante tutto l’anno.

In sintesi, i lavoratori notturni possono andare in pensione anticipata con Quota 96, Quota 97 e Quota 98 e, quindi, a:

  • 61 anni e 7 mesi, se hanno svolto almeno 78 giorni di lavoro notturno all’anno;
  • 62 anni e 7 mesi, se hanno svolto da 72 a 77 giorni di lavoro notturno all’anno;
  • 63 e 7 mesi, se hanno svolto da 64 a 71 giorni di lavoro notturno all’anno.

Oltre all’età anagrafica, i lavoratori notturni devono aver maturato almeno 35 anni di contribuiti validi per tutte e tre le quote. Inoltre, ricordiamo che i lavoratori notturni che prestano servizi di ordine pubblico e quindi, polizia, carabinieri, vigili del fuoco e militari in generale le regole sono diverse e il lavoro notturno è già riconosciuto a partire dai 60 anni.

Per essere riconosciuto usurante però i lavoratori notturni devono aver svolto l’attività lavoratori di notte per:

  • almeno 6 anni negli ultimi 10 anni;
  • almeno per la metà della loro carriera lavorativa.

Importante è anche capire quando scatta il lavoro notturno per non sbagliare il calcolo e perdere l’opportunità di andare in pensione in anticipo. Il lavoratore notturno è colui che svolge la sua attività tra la mezzanotte e le 5 del mattino. È sufficiente che il lavoratore svolga il lavoro per almeno 3 ore in questa fascia oraria.

Infine, a volte è riconosciuta una maggiorazione contributiva del 50% per i lavoratori notturni che svolgono l’attività per 12 ore la settimana. Si tratta dei lavoratori delle aziende che lavorano a ciclo continuo.

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