Arrivano incredibili novità dall’INPS, che implementerà l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Ecco tutti i dettagli su cosa cambierà.
Siamo nell’era del vero inizio dell’Intelligenza Artificiale. Le novità tecnologiche delle IA stanno venendo implementate in tutti i campi, dalla programmazione all’arte (attirando diverse controversie). È quindi, forse, normale aspettarsi che anche il governo decida di trarre vantaggio dalla situazione, modernizzando alcuni sistemi con l’aiuto delle moderne tecnologie relative alle Intelligenze Artificiali.
Si sta parlando, infatti, dell’idea di adottare le IA per alcuni servizi del governo, e in particolare per l’INPS, che ha già avviato alcuni esperimenti. Al momento queste intelligenze sono ancora in fase di addestramento, ma presto potrebbero essere all’altezza di conversare con l’utente per fornirgli informazioni. Come per l’esperimento in corso nato nell’ambito del Pnrr, che sfrutta un’Intelligenza Artificiale di tipo generativo per conversare con l’utente su questioni specifiche.
INPS e Intelligenza Artificiale: l’esperimento
Grazie all’esperimento l’utente potrà conversare per iscritto con un assistente virtuale, che cercherà di mantenere la conversazione in maniera fluida tenendo memoria delle domande poste arrivando ad offrire risposte circostanziate per le domande successive.
È prevista la possibilità, per esempio, di rispondere a domande di tipo logico-comparativo, come poter chiedere le differenze tra una prestazione e un’altra e chiedere se si posseggono i requisiti per una prestazione, dando informazioni come età o figli a carico. Una volta fornite le informazioni richieste l’IA farà del suo meglio per dare una risposta esauriente.
L’assistente digitale è già disponibile, in via sperimentale, nella sezione “Opzione Donna” del sito. L’IA terrà in memoria il dialogo, con la capacità di conversare offrendo informazioni approfondite sulle prestazioni, prendendo le informazioni da circolari, messaggi e atti interni, oltre alle informazioni disponibili sul sito.
Si possono quindi ricevere risposte complete sia su circolari che su su procedure operative, garantendo di ricevere tutte le informazioni necessarie per una risposta esauriente e soddisfacente.
L’INPS spiega che la sperimentazione sarà estesa a tutte le altre prestazioni, permettendo a tutti di avere la trasparenza e l’immediatezza della comunicazione con un’Intelligenza Artificiale. Questa, al momento, usa fonti limitate per garantire la privacy, ma è in grado di imparare con l’esperienza.
Gli utenti possono quindi collaborare nell’addestrando riformulando la richiesta in caso di risposta non sufficiente, cosa che porterà vantaggi a tutti rinforzando l’IA e dando una risposta più soddisfacente all’utente.