Permessi retribuiti di 3 giorni per malattia o assistenza, quando si possono chiedere e cosa si perde sui contributi

Ecco come chiedere i permessi retribuiti di tre giorni che spettano per assistere i familiari malati o per motivi personali.

Le persone affette da disabilità e titolari di legge 104 possono beneficiare di permessi retribuiti e congedi straordinari. Questi tutele sono estese anche ai loro caregiver familiari, ovvero ai parenti lavoratori per i quali il disabile risulta fiscalmente a carico.

Come chiedere giorni di permessi
Come fare richiesta per avere giorni di permesso – Internet.tuttogratis.it

In base a quanto stabilito dalla legge 104 del 1992, le persone affette da disabilità e i loro caregiver possono chiedere di assentarsi per tre giorni di lavoro al mese. Durante la loro assenza il lavoratore continuerà a percepire la retribuzione piena.

Tuttavia, la legge è piuttosto chiara in merito, sottolineando che durante l’assenza del lavoro il dipendente deve assistere il familiare malato o svolgere altre funzioni personali. In sostanza, non è possibile usufruire dei tre giorni di permesso per andare in vacanza o recarsi in una Spa.

Permessi retribuiti di tre giorni: ecco come farne richiesta

A partire da agosto 2022, è stata introdotta un’importante novità che ha eliminato il vincolo del referente unico. In sostanza, ora, hanno la possibilità di usufruire dei tre giorni di permesso al mese più familiari dello stesso disabile.

La procedura per avere giorni di permesso
Come avere giorni di permesso per stare con i tuoi cari più fragili – Internet.tuttogratis.it

Tuttavia, è importante ricordare che quest’opportunità non raddoppia i giorni di permesso, che rimangono comunque tre al mese, solo che possono essere fruiti da più persone (non contemporaneamente). Scopriamo come chiedere i permessi retribuiti.

Il lavoratore che ha diritto ad assentarsi per tre giorni al mese, in virtù dei permessi concessi dalla legge 104, deve presentare domanda tramite autocertificazione al datore di lavoro. Quest’ultimo è tenuto, entro dieci giorni, a fornire l’esito della richiesta, con la possibilità di rigetto.

Il diniego deve essere motivato e dettato da ragioni di tipo organizzative e produttive, che gli impediscono la sostituzione del dipendente. Alla richiesta è necessario allegare anche tutta la certificazione rilasciata dal medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o convenzionato.

Accedendo al sito dell’Inps è possibile usufruire di un nuovo servizio che permette, al lavoratore, di rinunciare al periodo richiesto in una domanda già presentata. Basta accedere con le credenziali digitali Spid e seguire l’iter “Lavoro” > “Congedi, permessi e certificati” > “Congedi”, e selezionando la voce di menu “Comunicazione di variazione”.

Durante l’assenza di tre giorni per congedo mensile al lavoratore, oltre alla retribuzione, spettano anche i contributi. Tuttavia, si tratta di una contribuzione figurativa che valgono sia per il diritto che per la misura.

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