Assegno di vedovanza, chi ne ha diritto? Tutti i requisiti per richiederlo

L’assegno di vedovanza viene corrisposto molto di rado in Italia perché, anche chi avrebbe diritto a percepirlo non lo richiede.

Bisogna specificare che l’assegno di vedovanza non è un vero e proprio assegno indipendente da qualsiasi altra entrata pensionistica. Si tratta invece di un aumento sulla pensione di reversibilità percepita da chi è vedovo di un lavoratore dipendente.

Come funziona l'assegno di vedovanza
Chi può richiedere l’assegno di vedovanza – Internet.tuttogratis.it

Uno dei limiti di questa misura a sostegno del reddito dei pensionati, infatti, è che non può essere richiesto da chi è vedovo di un lavoratore autonomo. Oltre a questo l’assegno di vedovanza può essere richiesto (e quindi ottenuto) solo se si è già si percepisce o si è già fatta richiesta per percepire la pensione di reversibilità.

Qualora anche il vedovo dovesse morire, l’assegno di vedovanza può essere percepito dagli eredi per il periodo di spettanza ed essi avranno anche il diritto di chiedere gli arretrati nel caso in cui la domanda sia stata presentata anni dopo la morte del primo coniuge.

Quali sono i documenti da presentare per percepire l’assegno di vedovanza?

Un’altra specifica è che non tutti i vedovi d lavoratori dipendenti hanno diritto all’assegno di vedovanza ma soltanto coloro che possono dimostrare un’invalidità del 100%. Allo scopo di ottenere l’assegno di vedovanza è necessario presentare una serie di documenti che attestino, oltre all’avvenuto decesso del coniuge, anche l’identità del richiedente e il suo stato di invalidità.

Quanto vale l'assegno di vedovanza in Italia
Assegno di vedovanza, ecco quanto vale – Internet.tuttogratis.it

Dovranno essere quindi presentati:

  • carta di identità e codice fiscale del richiedente
  • documento che attesti la vedovanza
  • documento che riporti la categoria e il numero della pensione di reversibilità da lavoro dipendente che si sta già percependo
  • DSU o dichiarazione dei redditi dell’anno precedente alla richiesta
  • verbale ufficiale che attesti l’invalidità civile totale o al 100%.

Per quanto riguarda invece l’ammontare economico dell’assegno, si parla purtroppo di cifre irrisorie, che vengono comunque calcolate sull’importo totale del reddito annuo. Chi percepisce un reddito basso, fino a 27.889,67 Euro, riceverà un aumento sulla pensione mensile di 52,91 Euro al massimo. Coloro che invece sono titolari di un reddito più alto, cioè fino a 31.296,62 Euro, percepiranno un aumento massimo di 19,59 Euro.

Per quanto riguarda gli arretrati, invece, si potranno richiedere in caso di domanda tardiva (a da parte del vedovo) o postuma (da parte degli eredi) e saranno versati dallo Stato fino a un massimo di 3.000 Euro, anche se si avrebbe diritto a una cifra più alta.

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