Sta arrivando il bonus condizionatori 2023, e si tratta di un bonus davvero notevole. Ecco cosa fare per ottenerlo.
State cercando di installare un nuovo condizionatore nel 2023? Buone notizie: avete diritto a una detrazione delle spese. L’impianto rientra, infatti, nelle spese previste dal Bonus Mobili e Casa, e si può anche applicare il Superbonus del 110%. C’è un bonus anche per chi non vuole ristrutturare grazie all’Ecobonus, che permette altre detrazioni. Andiamo a vedere nei dettagli.
Partiamo da chi ha deciso di comprare un nuovo impianto di condizionamento nel 2023. Come menzionato, sono disponibili diverse detrazioni Irpef tra cui scegliere. La prima di queste è il Bonus Mobili, ovvero il contributo all’acquisto di mobili ed elettrodomestici che fanno parte della ristrutturazione di un’unità immobiliare.
Questo bonus porta una detrazione Irpef del 50%, recuperata in 10 anni, a tutti quelli che acquistano questi articoli durante lavori di ristrutturazione in corso. La detrazione ha un limite massimo di spesa di 8.000 euro per il 2023 e 5.000 per il 2024. Non ci sono limitazioni sul tipo di condizionatore permesso dal Bonus Mobili.
Bonus condizionatori senza ristrutturare: ecco come
Opzione alternativa è il Bonus Casa, agevolazione per chi sta facendo lavori in casa, a prescindere che siano proprietari o locatari. Questo bonus ha un tetto massimo di 96.000 euro e può coprire anche le spese per l’acquisto di materiali per lavori svolti in proprio.
C’è, tuttavia, una limitazione importante: il condizionatore dev’essere di classe superiore ad A+ e deve anche garantire un risparmio energetico, certificato dal produttore o l’installatore. Bisogna anche effettuare gli acquisti con un bonifico parlante (ovvero che include il codice fiscale del beneficiario e partita IVA del fornitore). Bisogna anche inviare una comunicazione a ENEA entro 90 giorni dall’installazione.
Ci sono anche possibilità per chi non sta facendo lavori di ristrutturazione. In questo caso interviene l’EcoBonus, che permette di recuperare il 65% della spesa in 10 anni, ed è usato esclusivamente per interventi di riqualificazione energetica. Di conseguenza, per riscattarlo avremo bisogno di un climatizzatore o una pompa di calore ad alta efficienza che sostituisca i vecchi riscaldamenti.
Il condizionatore deve quindi essere abilitato al riscaldamento invernale. Anche in questo caso è necessario il certificato di risparmio energetico, ed entro 90 giorni dall’installazione bisogna inviare a ENEA la scheda informativa degli interventi realizzati (che riporta le spese e l’attestato di risparmio energetico) e, se previsto, l’asseverazione dei lavori fatta da un tecnico abilitato.
C’è, infine, il Superbonus edilizio per chi ne beneficia, che include l’installazione o sostituzione di condizionatori nelle agevolazioni, purché questo processo avvenga durante i lavori che danno diritto al Superbonus. L’installazione dell’impianto è considerato un intervento trainato e in quanto tale va associato a un lavoro trainante, come la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali con quelli a pompa di calore.
Tutte queste opzioni si ottengono attraverso la detrazione fiscale Irpef durante la dichiarazione dei redditi. Questo si può fare compilando le voci relative a Oneri e Spese sul Modello 730. È anche necessario indicare i dati castali dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto che dà diritti sull’immobile al contribuente nella dichiarazione. Soddisfatti questi requisiti si potrà ricevere il bonus scelto.