Sono attesi da tutti ogni anno i saldi. Quest’anno, però, arrivano in maniera diversa per tutelare i consumatori
Per molti saranno l’unica possibilità per poter fare qualche acquisto. Del resto, la crisi economica morde e non da oggi. Solo con i saldi si potrà sfruttare qualche occasione. Iniziano proprio in questi giorni e arrivano sotto una nuova veste. Una buona notizia per tanti di noi.
Inizieranno il prossimo 6 luglio i saldi. Una scelta fondamentale, che mantiene una data unica in tutta Italia, con l’obiettivo di riequilibrare un mercato che in questo momento ha tante difficoltà e che, spesso, genera confusione ed equivoci per consumatori e operatori commerciali.
Un momento atteso da molti, quello dei saldi, soprattutto in questa fase dove il caro-vita ha fiaccato la resistenza degli italiani e l’inflazione galoppante ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie. Sono tante, tantissime, le famiglie che potranno permettersi di acquista qualcosa solo con ribassi veri.
La nuova normativa sui saldi
Ma, ogni anno, assistiamo anche a polemiche sull’effettiva convenienza delle riduzioni di prezzo. Ogni anno infatti si accusano alcuni esercenti (non tutti, ovviamente) di maggiorare i prezzi e dar vita, quindi, a sconti che non sono dei veri sconti. Adesso, però, la musica sembra essere cambiata. Ecco cosa accadrà.
Quest’anno, infatti, i saldi arrivano con una nuova veste. Dall’1 luglio, infatti, entra in vigore una normativa che dovrebbe colpire i furbetti, dare maggiore trasparenza e tutelare i consumatori da ciò che creava più problemi.
Il nuovo regolamento prevede che negli annunci di riduzione di prezzi, sconti, vendite promozionali, black friday, saldi, vendite di liquidazione sia obbligatorio indicare il prezzo precedente, cioè il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti lo sconto. E questo vale sia per le vendite online, che per quelle in presenza.
Nel caso di progressività degli sconti e cioè quando questi salgono progressivamente (circostanza assai comune durante i saldi) va evidenziato il prezzo precedente ed è quello riferito ai 30 giorni precedenti all’avvio degli sconti.
Si combattono così quelli che le associazioni di tutela dei consumatori hanno sempre chiamato “sconti farlocchi”, praticati dai commercianti alzando il prezzo di un prodotto prima di applicare la percentuale di sconto durante i saldi.
Un giro di vite per punire i “furbetti”: i commercianti che non si atterranno a tale nuova regola, vanno incontro ad una sanzione pecuniaria da 516 a 3.098 euro.