Restyling e novità. Google si rifà il trucco e lancia una funzione che si rivela davvero una gran cosa su Android.
Un po’ come WhatsApp con la nuova interfaccia, per fogli azione e non necessariamente utilizzando Material Design 3, anche Google sta dando una bella ritoccata al suo sistema operativo. Android cambia volta. Il Robottino c’è sempre, ma come promesso al CES di Las Vegas, la sua testa è più visibile, in 3D e non più piatta come prima.
Piccoli, ma dettagliati, cambiamenti anche nel “marchio denominativo”: addio il tutto minuscolo, la A di Android sarà maiuscola e il nuovo carattere vede la ‘n’ e la ‘r’ perfettamente arrotondate, un po’ retro volendo.
Con la scelta del colosso di Mountain View sembra esser tornati allo stile dei marchi futuristici apparsi nel 2008 e attenuati del 2014. Un sistema operativo più espressivo dicono dall’azienda californiana, una nuova identità del marchio più utilizzato al mondo in questo segmento di mercato.
Come tenere sotto controllo tutte le attività di rete di Private Compute Services
In quest’ottica di restyling si inserisce una nuova funzione all’interno delle impostazioni di sistema per Android System Intelligence, un componente di sistema all’interno di Private Compute Core che alimenta funzionalità intelligenti su Android mantenendo privati i tuoi dati, tramite il quale un utente può controllare l’utilizzo della propria rete, visualizzando i dati scaricati e caricati sullo smartphone dalle funzionalità di Android System.
Le funzionalità vengono eseguite all’interno di un ambiente sicuro denominato Private Compute Core e i suoi componenti hanno accesso diretto alla rete, consentendo una sorta di ponte utilissimo per il cloud. Le richieste vengono collezionate e visualizzate nel registro dell’utilizzo della rete nell’app Impostazioni del telefono.
Fin qui nulla di nuovo, il cambiamento che ha introdotto Google per Android System Intelligence è una nuova voce, denominata Log relativo all’utilizzo della rete: un utente può trovarla partenza dalle impostazioni, quindi sicurezza e privacy, altre impostazioni della privacy e Android System Intelligence.
Quando tutto manca, basta digitare Android System Intelligence sulla barra della ricerca, la scorciatoia sempre migliore, e soprattutto più veloce. Ebbene, la funzione è facoltativa, nel senso di per sé è disattivata di default, ma ora si può attivare per tenere sotto controllo tutte le attività di rete di Private Compute Services.
Può sembrare effettivamente di poco conto ma il log resta in locale sul dispositivo e solo l’utente può visualizzarlo, quindi un’opzione di privacy importante, quanto meno da tenere a mente per un monitoraggio migliore delle nostre attività. La funzione, ovviamente, è in fase di rilascio e come tradizione verrà “divulgata” al popolo di Android tramite il suo messaggero: i Google Pixel.