Ha tutti i crismi di una piccola sfida a SKY. Così la RAI ha intenzione di implementare la sua offerta con un nuovo canale in chiaro.
Sintonizzazione, manuale o automatica alla fine fa lo stesso. È il chiodo fisso degli italiani nell’ambito della benedetta rivoluzione del digitale terrestre, oramai a buon punto, ma non ancora definita completamente nel segno dell’ormai conosciutissimo DVB-T2.
Abbiamo fatto tutto: chi ha implementato il suo tv o decoder uniformandosi alle nuove regole imposte dal rilascio dell’MPEG-4, unica forma attuale per vedere la tv sul digitale terrestre. Chi ha pensato bene di rifarsi una smart tv, sfruttando i vari bonus governative o le offerte delle principali catene di distribuzione, per togliersi il pensiero.
Ora non resta che fare, di tanto in tanto, una nuova sintonizzazione, in primis per vedere i cambiamenti della numerazione dei canali, poi per capire se siamo arrivati davvero alla soluzione definitivo del DBV-T2.
Un appuntamento fisso serale sul nuovo canale RAI
La verità è che siamo in ritardo sulla tabella di marcia della digitalizzazione del nostro Paese, a causa di un’infinità di problemi ancora non risolti, che vanno dalle reti non performanti alle infrastrutture. Ingannando l’attesa, la RAI ha deciso di creare un nuovo canale in chiaro, sul cinema.
SKY la fa da padrone in questa tipologia di intrattenimento, nonostante Netflix, Prime Video, Disney Plus abbiano messo in discussione il suo primato. Ora si unisce anche la TV di Stato, proprio con l’istituzione di una novità in arrivo. “È un progetto che a me farebbe molto piacere, sarebbe una vetrina per il grande magazzino di produzioni che abbiamo”.
Così parlò Adriano De Maio, nuovo direttore di Cinema e Serie Tv della Rai, a margine del recente convengo “Cinema Tv – Industry – Academy Day” organizzato alla Casa del Cinema di Roma. Un obiettivo che, a quanto pare, sarebbe stato messo sul tavolo già dall’amministrazione di Carlo Fuortes e che potrebbe prendere vita nelle prossime stagioni televisive: “Credo nel 2024”.
Le prime ipotesi su questo nuovo canale di cinema puntano sul rilancio del made in Italy, inserito in un contesto di appuntamenti fissi da mettere a programma nel palinsesto già consolidato. Una forte sterzata quella della RAI, dunque, identificabile in una sorta di appuntamento fisso serale per il cinema per creare l’evento, su ognuna delle tre reti. Una sfida, soprattutto, che va ad aggiungersi alla grande offerta già esistenti, ma con un nuovo stile. Lo stile RAI.