Digitale terrestre, annunciato il cambiamento epocale: la data e cosa succederà

Altro grande cambiamento appena annunciato per il Digitale Terrestre. Ecco la data e cosa succederà: fatevi trovare pronti

Negli ultimi anni, si è parlato a più riprese del Digitale Terrestre. In particolare per via dello switch off allo standard DVB-T2, che permetterà ai cittadini residenti in Italia di accedere ad un catalogo molto più ampio di canali, tutti in alta definizione. Per poter usufruire di queste modifiche, è però necessario avere un TV o un decoder di ultima generazione.

Ecco cosa dobbiamo aspettarci col Digitale Terrestre
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In attesa che venga completato in maniera definitiva lo switch off del Digitale Terrestre, da ormai diverso tempo stanno venendo applicate alcune modifiche a livello regionale e nazionale, con cambi di numerazione, nuovi canali, passaggi all’HD e via dicendo. Stando a quanto emerso, c’è un altro cambiamento epocale che arriverà tra molto poco.

Il Digitale Terrestre si prepara a cambiare ancora, e questa volta in maniera massiccia! In particolare, nella giornata di ieri si è svolto a Roma il RadioTVForum 2023 di Aeranti-Corallo, un’associazione che riunisce 600 emittenti di radio e TV locali. Tra gli altri, hanno partecipato anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urse e il commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Antonello Giacomelli.

Digitale Terrestre, ecco quando ci sarà il nuovo cambiamento epocale

Si è discusso in particolare dello switch off e di quanto questo avverrà. Il processo va avanti da anni, e ancora oggi non è stato completato in via definitiva. Ma cos’è successo di preciso? C’è stato un nuovo appello degli editori di TV e radio private locali al governo, per far sì che lo switch off venga completato il prima possibile.

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Possibilmente già entro la fine del 2023, così da poter finalmente avere stabilità. Tanto per le emittenti quanto per i cittadini stessi. “La situazione è ormai inaccettabile e richiede una definitiva transizione, non oltre la fine del corrente anno” ha spiegato il presidente di Aeranti-Corallo Luigi Bardelli nel corso della conferenza.

Ma quali sono le principali preoccupazioni? In particolare si parla di refarming senza codec, con molti canali che si ritrovano in uno stato di Limbo e non sanno cosa succederà. E le problematiche emergono soprattutto perché, negli anni scorsi, sono stati spesi milioni di euro in dotazioni tecniche per prepararsi al meglio e aggiornare il tutto così da essere pronti allo switch off. Che per ora, ancora non è stato completato.

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