Risparmi degli italiani a rischio? Cosa succede ora con l’aumento dei tassi

La situazione legata all’inflazione e quella del rialzo dei tassi da parte della BCE tiene banco in ottica risparmi degli italiani: il punto e le prospettive.

I risparmi degli italiani, tanto delle famiglie quanto delle imprese, sono messe a dura prova dall’inflazione e dal rialzo dei tassi per volontà da parte della BCE: il punto sulla situazione e quali le prospettive future.

I risparmi degli italiani tra inflazione e rialzo dei tassi BCE
Inflazione e rialzo tassi BCE, la situazione dei risparmia degli italiani e le prospettive future -internet.tuttogratis.it

Un clima generale di preoccupazione per la situazione economica delle famiglie ed imprese in Italia, quello inerente alla crescita dell’inflazione, e stando alla Federazione autonoma bancari italiani, con i cittadini che devono fare i conti con un calo significativo dei propri risparmi.

L’aumento del costo della vita e il rialzo dei tassi della BCE hanno condotto ad un calo del saldo, nel complesso, dei conti correnti maggiore di sessantuno miliardi di euro in un lasso di tempo di poco maggiore di un anno.

Si è passati da 2.076 miliardi a 2.015 e come spiega Trend Online, lo scenario è divenuto maggiormente critico nel primo trimestre dell’anno corrente, nel corso del quale vi è stata la perdita di 89.5 miliardi di euro, ovvero quasi 5 volte la cifra accumulata dagli italiani nei dodici mesi prima.

Riguardo all’effetto inflazione – risparmi italiani, ad aver influito in modo negativo sui quest’ultimi è proprio l’inflazione crescente, mentre ad erodere ancor di più le riserve di liquidità sono i tassi bancari riguardo i depositi.

Ad evidenziare un aumento rilevante dei tassi sui depositi tra il 2021 e l’inizio del 2023 è la Fabi, e tale aspetto comporta un effetto negativo riguardo i rendimenti dei risparmiatori.

A crescere i tassi attivi applicati ai finanziamenti. Al riguardo, si è giunti ad una media di 1.36% (2021), e di 3.45% (2022). Il costo del denaro è arrivato al 3.5% (marzo di quest’anno), mentre i tassi sui mutui a 4.36%.

Inflazione e tassi, la situazione dei risparmi degli italiani e dei depositi bancari: quali le prospettive nel futuro

I tassi aumentati sui depositi bancari hanno portato un ulteriore impatto sui risparmi degli italiani, e stando alla Fabi, i rendimenti dei depositi sono stati bloccati dal rialzo dei tassi (BCE), andando ad impoverire il risparmiatore.

Quali sono i rischi e la situazione dei risparmi degli italiani
Risparmi degli italiani tra inflazione e rialzo dei tassi BCE, con un occhio anche al futuro -internet.tuttogratis.it

I tassi passivi inerenti la raccolta erano dello 0.21% per famiglie e dello 0.04% per imprese (2021), mentre durante il 2022, a crescere di molto sono stati gli interessi sul credito, e si è giunti ad una media di 3.45% a dicembre.

Nel marzo di quest’anno, in presenza del costo del denaro arrivato a 3.5%, i tassi sui mutui sono giunti al 4.36%. Invece quelli legati ai prestiti per imprese, 4.33%.

All’aumento dei tassi si è legato un calo dei rendimenti dei depositi bancari, andando a ridurre ancor di più la liquidità del risparmiatore. Dunque, è molto importante che gli istituti bancari, che hanno potuto beneficare dell’aumento del costo del denaro, si legge, possano restituire una parte di tali benefici, alzando i tassi di interesse rispetto ai c/c.

In merito al futuro, nel caso di un freno per i consumi, per le imprese sarà complicato tenere i prezzi elevati, e il sistema economico potrebbe arrivare ad uno stallo.

Una soluzione, per gli esperti, si legherebbe ad una maggior responsabilità di imprese e lavoratori, in compagnia di politiche dalla maggior efficacia tese ad incentivare la sana concorrenza e a far calare i prezzi.

A venir colpito particolarmente dall’inflazione è chi è ha reddito basso e pochi risparmi. Il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro è una necessità sottolineata da Lando Maria Sileoni. Il segretario generale della Fabi afferma anche la necessità di accrescere i tassi di interesse sui c/c così da proteggere il risparmiatore.

Per quanto riguarda il tema della responsabilità, per gli esperti serve sia maggiore quelle delle imprese e dei lavoratori. Delle prime, rispetto al tener prezzi ragionevoli, e garantendo la sostenibilità di tipo economico. Al contempo, occorre maggiore efficacia politica tesa ad incentivare la sana concorrenza.

Riguardo invece i lavoratori, occorre che si rinnovino i contratti collettivi di lavoro, e taluni di questi sono giunti a scadenza da oltre 5 anni. Tali rinnovi dovrebbero prevedere rilevanti aumenti di natura economica per consentire più potere d’acquisto degli stipendi, insieme a più tutela per i lavoratori.

Vista dunque l’inflazione e il rialzo dei tassi, i risparmi degli italiani sono messi a dura prova. Occorre, si legge su Trend Online, dunque assumere misure tese alla protezione dei risparmiatori e alla promozione di più responsabilità di imprese e lavoratori, favorendo una politica che vada ad incentivare la sana concorrenza.

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