Buoni Postali sempre più convenienti, ma attenzione alla data: tutto può cambiare

Sono ottimi strumenti di investimento, ma è necessario fare attenzione alla data perché tutto può cambiare

L’importanza di trovare degli strumenti di investimento affidabili, nonostante la crisi, è fondamentale per chi vuole far accrescere i propri risparmi. Se si parla di affidabilità e convenienza non si può di certo evitare di parlare dei Buoni Postali, i quali ancora oggi risultano essere tra i più utilizzati e sicuri.

Attenzione ai buoni postali e alla loro scadenza
Attenzione ai buoni e al loro valore – Internet.tuttogratis.it

Ma è importante fare attenzione anche ad elementi come la data. È il caso di un 50enne di Ceccano, in provincia di Frosinone, che ha trovato numerosi Buoni fruttiferi, per un valore di circa 1 miliardo di lire. L’uomo, mentre faceva dei lavori nella sua casa ha fatto una scoperta davvero unica.

Ha infatti trovato un numero elevato di buoni fruttiferi postali, ma per lui l’entusiasmo si è spento subito perché, ormai, la data riportata sui documenti era già scaduta. Una sfortuna incredibile se pensiamo al fatto che il valore dei Buoni era di circa 1 miliardo di lire, e quindi più o meno 500mila euro, e che il ritrovamento si è rivelato totalmente inutile.

Attenzione alla data dei Buoni Postali

Purtroppo, infatti, anche questi strumenti di investimento hanno una loro data di scadenza ed è importante fare attenzione a non perdere gli interessi guadagnati nel tempo. La legge stabilisce che, al compimento dei 10 anni, il buono fruttifero vada in prescrizione e che il risparmiatore, quindi, non possa più riscuotere i soldi dovuti

Attenzione al valore dei buoni e alla loro scadenza
Attenzione alla scadenza dei buoni

Entro questo lasso di tempo – ovvero 10 anni – il risparmiatore ha il diritto di chiedere il rimborso dell’importo investito, oltre ovviamente agli interessi. Passato questo lasso di tempo, non sarà più possibile farlo. Ma dove vanno a finire i soldi dei buoni in prescrizione? Gli importi relativi ai titoli emessi entro il 13 aprile 2001 finiranno nelle casse dello Stato, mentre quelli emessi dopo la stessa data finiranno nel Fondo per risarcire le vittime di frodi finanziarie.

I buoni postali possono anche diventare “infruttiferi“. Questo avviene quando arriva la loro data di scadenza e, quindi, smettono di produrre interessi. Sarà questo il momento in cui colui che ha investito il proprio denaro in questo strumento, potrà richiedere il rimborso del Buono. Sono previsti due diversi tipi di buoni con relative scadenze: i buoni ordinari A1, che durano venti anni e i buoni a termine AA1 che scadono dopo soli pochi anni.

È importante tenere a mente alcune informazioni importanti riguardo i buoni fruttiferi. Per scadenza si intende il momento in cui un buono smette di produrre interessi; mentre la prescrizione avviene quando l’investitore non ha più la possibilità di riscattare gli importi.

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