Il mondo delle console da gaming sta per accogliere un nuovo competitor che potrebbe cambiare gli equilibri di mercato: di chi si tratta?
Nel mondo delle console da gaming c’è spazio per un nuovo competitor? Nei primi 50 anni di questo media abbiamo assistito alla nascita, al successo e alla scomparsa di varie realtà. Negli anni ’70 sembrava infatti che Atari avesse il dominio del mercato casalingo, un dominio però che è andato scemando nel decennio successivo quando Nintendo, Sega e Commodore hanno offerto una maggiore varietà.
Negli anni ’90, il canto del cigno di Commodore è stata l’Amiga 600, quello di Sega è stato il Dreamcast e Nintendo è stata affiancata e superata da Sony e dalla sua Playstation. Ad inizio anni 2000 nel mercato delle console è entrata Microsoft. L’azienda americana era forte di un predominio quasi esclusivo del gaming su PC e intendeva imporsi sulla concorrenza anche nel settore delle console.
Intenzione che nei primi 22 anni di Xbox non è stata raggiunta, ma che proprio adesso sembra essere concreta. Di fatto l’intento è quello di rendere Xbox il “sistema operativo” dei videogiochi, tanto da aver offerto il proprio Game Pass anche a Sony e Nintendo. L’idea del colosso americano è quella di spostare il mercato dal mondo console a quello cloud e dunque di rendere la scelta della piattaforma su cui videogiocare secondaria.
Arriva una nuova console sul mercato: cos’è Logitech G Cloud
Le considerazioni fatte sopra ci spingono a chiederci se c’è ancora spazio per un competitor nel mondo delle console casalinghe. Di fatto dopo l’ingresso di Microsoft il mercato hardware è rimasto invariato: ci ha provato Google, fallendo clamorosamente con il suo servizio cloud Google Stadia, ci sta provando Amazon con Luna, ma i risultati non sembrano migliori.
Paradossalmente, però, l’approdo verso il cloud e dunque la minor necessità di imporre i propri hardware potrebbe favorire l’ingresso di nuovi competitor. Se i produttori leader del mercato (Nintendo, Sony e Microsoft) decidono di puntare forte solo sui servizi in abbonamento e aprono alle terze parti per la diffusione dei propri contenuti, chiunque potrebbe produrre la propria console, esattamente come accade per gli smartphone o gli altri device elettronici.
Questo spazio di manovra è stato visto sia da Valve che qualche tempo fa ha rilasciato la Steam deck, una console portatile che permette di giocare in portabilità i titoli che gli utenti hanno nel proprio account Steam. Lo stesso spazio lo ha visto anche Logitech, azienda che si occupa della produzione di periferiche da gaming, dalle tastiere sino alle cuffie.
A differenza della Steamdeck, la Logitech G Cloud è una console che funziona solo con la riproduzione di contenuti in cloud. Visto il fallimento di Stadia e la difficile diffusione di Luna, attualmente gli unici servizi che consentono l’utilizzo di G Cloud in Italia sono il Game Pass di Microsoft e l’Nvidia GeForce Now (che però prevede l’acquisto del gioco che si vuole utilizzare).
Se la tendenza futura potrebbe essere quella sposata da Logitech, attualmente G Cloud potrebbe soffrire di una mancanza di offerta che potrebbe affossarne le possibilità di successo. Di fatto la console di Logitech è assimilabile ad un tablet con controlli da gaming.
Dotata di uno schermo full hd da 7″, di un processore Qualcomm SM7125 720G octa-core fino a 2,3 GHz, una scheda grafica Qualcomm Adreno 618, 4 giga di Ram e hard disk da 64 giga, G Cloud ha i requisiti necessari per lo scopo che si prefigge. Il tempo ci dirà se riuscirà o meno ad imporsi sul mercato.