‘I giovani non vogliono più lavorare: basta, siamo stanchi’. Il nuovo studio fa emergere tutt’altra verità

Sono in molti a ripetere che i giovani di oggi non vogliono più lavorare. Tuttavia, un nuovo studio dimostra un’altra verità.

Nell’epoca attuale si parla spesso delle condizioni di lavoro, dei diritti, della disoccupazione giovanile e, soprattutto, dei giovani che non vogliono più lavorare. Ma come si lavorava nell’antichità? Secondo gli studiosi la giornata lavorativa ai tempi dell’Impero Romano era di 6 ore: dall’alba fino a mezzogiorno. Per quanto riguarda i giorni di festa, i romani della classe media potevano avere circa 159 giorni all’anno di vacanza.

nuovo studio sul lavoro giovanile
nuovo studio sul lavoro giovanile – internet.tuttogratis.it

Tuttavia, non esisteva il famoso weekend, quindi si lavorava anche il sabato e la domenica. inoltre, il lavoro era molto specializzato, ciò vuol dire che anche a quei tempi i giovani dovevano specializzarsi in un ramo, prima di iniziare a lavorare.

Il nuovo studio sui giovani italiani

Si sente dire spesso in giro che i giovani non vogliono più lavorare. Ma è la verità? Molti affermano che il lavoro non manca, poiché ci sarebbero molte richieste di camerieri, cuochi e operai, ma le offerte non vengono accettate. Uno studio condotto da Eures ha smentito tali affermazioni, perché si evince che gli under 35 devono fare i conti con il lavoro precario e con le basse retribuzioni. Secondo un altro studio britannico, la generazione dei trentenni del 1966-1980 aveva un reddito più alto, rispetto ai trentenni del 1946-1965.

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L’attuale generazione dei trentenni, invece, è praticamente la più povera delle precedenti generazioni (in base ai redditi dichiarati dagli under 35). E non solo: questo risultato si evince in tutti i paesi europei, in modo particolare in Italia. Ciò che sorprende di più sono le critiche agli attuali giovani: i più anziani accusano i ventenni e i trentenni di non voler sacrificarsi nel mondo del lavoro. Tuttavia, alcuni studiosi hanno riportato a galla dei vecchi filmati degli anni ’60, nei quali si sentono molte persone anziane criticare i giovani di quell’epoca, perché non vogliono più lavorare e sacrificarsi.

Oltre ai vecchi filmati, sono stati ripresi anche dei giornali famosi pubblicati negli anni ’60, su uno dei quali c’era il seguente titolo: “Pochi giovani vogliono apprendere l’arte del cuoco”. In quell’articolo si diceva che i più giovani preferiscono fare il portiere d’albergo o i barman, anziché sacrificarsi per diventare un cuoco. Inoltre, in un altro articolo del 1977 si criticavano le nuove generazioni, poiché c’erano a disposizione ben 46.000 posti di lavoro, ma i giovani non li accettavano.

Andando avanti nel tempo la situazione non cambia, infatti nel 1980 un articolo diceva: “Non vogliono fare sacrifici” oppure “Giovani, belli e mendicanti”. E non solo: una cronista racconta la storia di alcuni giovani che avevano scelto di diventare mendicanti, perché il lavoro ammazza e in cambio ti dà solo i soldi.

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