Canone Rai e ultima chance per non pagarlo: fai subito richiesta altrimenti sarà troppo tardi

Occorre prestare attenzione all’ultima chance per non pagare il Canone Rai, a coloro cui spetta fare richiesta: date e come si chiede l’esenzione.

Coloro a cui non spetta il pagamento del Canone Rai, nel rispetto dei requisiti previsti, devono affrettarsi a fare richiesta di esenzione prima che sia troppo tardi, si tratta dell’ultima chance per non pagarlo.

Esenzione Canone Rai, come non pagarlo: data e come funziona
Scadenza richiesta esenzione canone Rai, la data -internet.tuttogratis.it

A breve, infatti, scadrà il termine ultimo per la richiesta dell’esenzione dal pagamento del Canone Rai per quel che concerne il secondo semestre luglio – dicembre dell’anno corrente.

La data di scadenza in questione riguarda tutti quelli che pur essendo titolari di utenze elettriche non hanno nell’abitazione principale un apparecchio televisivo, e che non si sono occupati di inviare la richiesta d’esenzione valida per tutto l’anno entro il 31.01.

Ecco che occorre dunque affrettarsi per inviare la suddetta richiesta entro il 30.06. Quest’ultima la data da cerchiare in rosso sul calendario, la quale rappresenta quindi la seconda possibilità per evitare di vedere l’addebito in bolletta delle rate del canone del 2° semestre.  E dunque, dal 01.07 al 31.12.23.

Qualsiasi richiesta che fosse inviata dopo la data del 30 giugno, avrebbe valore solo per l’anno prossimo, si legge su Caf Acli.

Esenzione canone Rai: chi può non pagare e come fare, a chi inviare la richiesta

Si tratta, a proposito della richiesta per l’esenzione dal Canone Rai, in sostanza di una autocertificazione mediante cui il soggetto dichiara, sotto la propria responsabilità, di non avere un apparecchio per la ricezione televisiva nell’abitazione principale.

Canone Rai, chi può chiedere l'esenzione, quando e come
richiesta esenzione canone Rai, data scadenza e come fare -internet.tuttogratis.it

Ovvero un apparecchio che possa “ricevere, decodificare e visualizzare” il segnale digitale/satellitare poiché costruito con tutte le componenti tecniche che occorrono, oppure che funziona tramite decoder o sintonizzatore esterno. Ciò, in base alla definizione relativa alla nota del 20.04.2016 del MISE.

Viene specificato dalla legge che “tablet e smartphone” non fanno parte della casistica e “non devono pagare il canone”.

La dichiarazione di mancato possesso quindi va fatta all’Agenzia delle Entrate, mediante l’uso dello specifico modello di dichiarazione sostitutiva di non-detenzione. Quest’ultimo lo si può trovare online sui portali dell’Agenzia, oppure della Rai.

I soggetti interessati hanno modo di inviarlo, qualora le abbiano, impiegando le credenziali Fisconline/Entratel, rilasciate dall’Agenzia, o ancora alternativamente, attraverso l’assistenza del Caf Acli che si occuperà dell’invio per loro conto.

Ma non è tutto, visto che per coloro che non volessero impiegare tali canali, vi è modo di presentare la dichiarazione anche tramite la PEC, firmata digitalmente, all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it.

O ancora, mediante servizio postale, con un documento di riconoscimento valido, in plico raccomandato in assenza di busta. In tal caso l’indirizzo cui far riferimento è: Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamento TV – Casella Postale 22 – 10121.

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