Iconici, epici, memorabili: i videogiochi scandisco le nostre vite, più di quello che si possa pensare. La top ten aggiornata che non ti aspetti.
Il concetto di videogioco è un qualcosa che va ben oltre il semplice e semplicistico intrattenimento. E’ una parte di storia che ci allieta da 76 anni. Tanto è passato dal rilascio del primo esemplare di game.
Era da poco finita la Seconda Guerra Mondiale quando Thomas Goldsmith Jr. ed Estle Ray Mann brevettarono un game su tubo catodico, rilasciato dal 1948 con il nome di Cathode-ray tube amusement device e il numero 2 455 992. Settantasei anni in cui il gaming è passato dal tubo catodico a console iconiche come l’Atari, il Commodore Vic-10 e il 64, l’Amiga 50, fino a sfociare negli attuali smartphone, creando un’industria in continua evoluzioni.
Con i videogiochi i grandi diventano bambini. Ragazzi. Ritornano i mente i floppy-disk, i dischetti condivisi tramite masterizzazione, perché negli anni ’80-’90 si faceva così. Ora basta scaricarli su app: molti sono gratuiti, ma bisogna spendere soldi per qualsiasi upgrade. Eppure ci sono alcuni videogiochi eterni, che reggono l’onda d’urto della modernizzazione tecnologica e restano sempre iconici.
Una top ten e infiniti ricordi
Nell’ultima classifica aggiornata della top ten 10 dei videogiochi più venduti della storia ci sono i Lego, tanto per restare in tema di un concetto iconico. Grazie alla partnership con il mondo dei fumetti (Marvel o DC, in questo caso fa lo stesso) i mattoncini più famosi al mondo sono entrati nel mondo del gaming, spaccando naturalmente: sia con The Sims, quella saga sulla simulazione della vita reale da parte di personaggi digitali all’interno di un mondo virtuale, sia con l’arcinoto Assassin’s Creed.
Al numero otto il pacchetto giochi Wii Sports, che hanno superato il muro delle 80 milioni di copie vendute. Un game rivoluzionario per certi verso, che ha segnato il passaggio dal vecchio e caro joystick (ora per favore chiamatelo joypad) alla possibilità di entrare nel gioco (non ancora Metaverso) semplicemente correndo (per davvero), muovendoti come un tennista, calciando come un giocatore. Eccetera, eccetera.
La vendita delle copie sfonda il muro dei 200 milioni. Un gradino più su il già epico Minecraft, lanciato nel 2011 dalla piattaforma Mojang: quest’anno uscirà il sesto capitolo di quello che è a tutti gli effetti una saga. Con FIFA, al sesto posto, si sale ben oltre i 300 milioni di copie vendute che lo ergono a videogioco sportivo più acquistato al mondo, in bel 39 diverse versioni.
Quinto posto per GTA, ha generato di fatto 385 milioni (le copie vendute) di criminali, uno dei giochi rivoluzionari al livello di protagonista negativo. Fuori dal podio, ma con 400 milioni di copie vedute, c’è Call of Duty, ora anche serie tv. Un po’ come Pokermon, arrivati a 440 milioni, al netto di Pokémon Go, un’app da un miliardo di download digitali.
Sorprende per certi versi il secondo posto di Tetris, un puzzle game che sta per raggiungere i 500 milioni di copie vendute. Scontato, invece, il primo posto: And The Winner is: Super Mario Bros, in tutte le salse a più di 800 milioni di copie. Non serve aggiungere altro. Accomuna tutti grandi e piccini.
