Nuovi e grossi guai per Huawei, il colosso cinese della telefonia mobile che sta rischiando nuovi divieti in tutta Europa, in aggiunta a quelli già esistenti.
Una storia molto vicino a una “battaglia diplomatica” iniziata sin dai tempi in cui il Presidente degli Sati Uniti era Donald Trump. Una storia che non è ancora finita, a quanto pare. Non bastava il divieto imposto dalle autorità americane sull’utilizzo dei servizi Google, che ha costretto di fatto alla compagnia cinese di creare un suo personale sistema operativo per poter continuare a sopravvivere, commercializzando smartphone in tutto il mondo.
Adesso ci si mette anche l’Unione Europea contro l’azienda di Shenzhen, o meglio la Commissione, la quale sta valutando l’idea di introdurre un divieto obbligatorio per gli Stati Membri dell’Unione di utilizzare infrastrutture e tecnologie Huawei per lo sviluppo delle proprie reti 5G.
Ad oggi infatti il divieto di servirsi di qualsivoglia tecnologia che possa essere afferente al colosso cinese della telefonia, ritenuto un “nemico” della cultura occidentale perché fin troppo vicino (si ritiene) alla politica cinese, non è stato seguito da tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea. Motivo per cui la Commissione Europea avrebbe deciso di rendere il divieto obbligatorio, per far sì che nessun governo possa esimersi dall’osservarlo.
Agire per non creare vulnerabilità
Huawei è stata una delle compagnie di tecnologia e telefonia più in vista degli ultimi anni, tanto nuova quanto competitiva, almeno fino al 2019 quando gli Stati Uniti targati Donald Trump hanno estromesso il colosso di Shenzen da ogni tipo di contatto con le proprie infrastrutture tecnologiche, per via di presunti contatti con il governo di Pechino ipotizzati dall’amministrazione statunitense.
Nonostante i continui dinieghi di Huawei, che chiaramente ci ha rimesso in fama e notorietà, il ban è stato confermato e di conseguenza anche il gigante statunitense Google il cui CEO è Sundar Pichai, ha deciso di cancellare la compagnia cinese dalla lista dei suoi clienti, togliendo ogni servizio Android e Google dai dispositivi Huawei, con tutto ciò che ne consegue.
Nel tempo, il ban è poi stato esteso anche al campo delle telecomunicazioni, costringendo in questo modo la compagnia di Shenzen a rinunciare alla possibilità di creare una propria rete 5G. E la Commissione Europea, per evitare di creare o di trovarsi di fronte a delle nuove vulnerabilità, ha deciso di rendere il divieto di usare le tecnologie Huawei per creare le proprie reti 5G, dal momento che solo un terzo degli Stati membro ad oggi sembrano avere aderito. Insomma, una questione politcia che si ripercuote, in soldoni, sui malcapitati utenti che hanno i dispositivi Huawei, a cui in fin dei conti, si stanno recando danni enormi.