La regola del 50-20-30 permetterà di risparmiare abbastanza soldi da potersi togliere qualche sfizio. Curiosi di scoprire come funziona?
Il metodo che vi presentiamo consente di ottimizzare i risparmi e di allentare la preoccupazione di non poter far fronte a tutte le spese mensili.
Le famiglie che riescono a mettere da parte dei risparmi sono sempre meno. Prima la pandemia da Covid 19 e poi la Guerra in Ucraina hanno aggravato una crisi economica già in atto portando tanti cittadini vicini alla soglia di povertà. L’inflazione che nel 2022 ha toccato soglie altissime ha provocato un aumento del costo della vita difficile da gestire con gli stipendi medi erogati in Italia.
La situazione è diventata particolarmente difficile per i nuclei con un solo componente lavoratore. Arrivare a fine mese riuscendo a pagare tutte le spese – affitto, mutuo, carburante, spesa alimentare, bollette abbigliamento, scuola, sport – è sempre più complicato. La parola d’ordine è diventata “risparmio” per ridurre allo stretto necessario le uscite. Ma è giusto dover lavorare solamente per pagare tasse, mutui e beni di prima necessità? Che vita è se non si può andare a cena con gli amici, concedersi una vacanza o un passatempo?
Per riprendere in mano un pezzetto della propria vita si può tentare di mettere in atto la regola del 50-20-30.
Regola del 50-20-30, come funziona e a cosa serve
Il metodo definito del 50-20-30 permette di organizzare le spese e ottimizzare i risparmi allentando la preoccupazione per la gestione finanziaria del budget familiare. La regola divide il reddito in tre categorie ossia spese essenziali, risparmio e spese personali/tempo libero.
Secondo la regola del 50-20-30 occorre ripartire il reddito secondo precise percentuali ossia:
- il 50% per le spese essenziali come rata del mutuo o affitto, bollette, spesa alimentare, trasporti.
- il 20% per il risparmio, la quota di reddito che si dovrebbe poter accantonare per affrontare una emergenza futura o realizzare un progetto.
- il 30% per le spese personali, per i desideri e il tempo libero.
Categorizzando le spese si potranno ottimizzare i risparmi in modo semplice. Basterà effettuare dei conteggi partendo dal reddito mensile netto della famiglia e calcolando le percentuali del metodo. Ci sono, però, delle considerazioni da fare. La regola dovrà essere contestualizzata e adattata alla condizione personale.
Il 50% dello stipendio, ad esempio, potrebbe non essere sufficiente per far fronte a tutte le spese primarie e necessarie specialmente se la retribuzione è bassa o si vive in una città dove il costo della vita è molto alto. Si potrebbe avere l’esigenza, ad esempio, di trasformare il 50-20-30 in 60-20-20.
Il metodo risulta, dunque, flessibile e adattabile alle varie esigenze familiari. Inoltre è molto semplice da comprendere. Non vi resta altro da fare che provare a gestire il denaro come suggerito e vedere i risultati.