SGE di Google, scopriamo 12 importanti funzionalità: sono una meglio dell’altra

La prima pietra è stata posta. Il Google I/O potrebbe aver cambiato il modo di intendere l’Intelligenza Artificiale con la sua SGE.

SGE, acronimo di Search Generative Experience, lo scatto che ha permesso a Google di rispondere all’attacco di Microsoft, miglioratosi con l’ausilio di Chat GPT. Ma come? Con l’introduzione di una nuoca funzione basata sull’Intelligenza Artificiale, presentata dal colosso di Moutain View all’ultimo Google I/O dello scorso anno, dove Big G ha presentato un chatbot in grado di rendere il suo motore di ricerca più potente e i risultati migliori.

SGE di Google nuove funzionalità
Google svolta con la sua rinnovata e migliorata Search Generative Experience – Internet.tuttogratis.it

Con le nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa nella Ricerca, Google ha intenzione di eliminare più lavoro da quest’ultima, in modo tale che si possa comprendere un argomento più velocemente, abbattendo i tempi propri della documentazione e scoprendo le esperienze da nuovi punti di vista e approfondimenti.

Con l’intelligenza artificiale generativa nella ricerca, racchiuse nella SGE di Google, si vuole aiutare l’utente a comprendere il quadro completo quando fai acquisto online, per esempio, ma anche a prendere le decisioni migliori che ti portano a un acquisto, in tempi rapidi, al passo di una vita Tech assai frenetica.

E’ tutto più smart

In tal senso, dopo la presentazione di inizio maggio, Google ha iniziato a distribuire la nuova SGE agli utenti che si erano messi in lista d’attesa di Search Labs, pronte a provare l’esperienza di funzionalità aggiuntive di intelligenza artificiale generativa, ai risultati della Ricerca Google. Una volta entrato in SGE nella pagina di Search Labs, ci si trova davanti a nuove funzionalità sperimentali, come Suggerimenti per il codice e Aggiungi a fogli.

SGE di Google, cambia tutto nella Ricerca
Google ha iniziato a distribuire la nuova SGE a chi era in lista d’attesa di Search Labs – Internet.tuttogratis.it

Sotto la barra di Ricerca, ecco Converse, che porta a una schermata con le richieste per iniziare la conversazione SGE. Ti si apre un mondo: puoi attivare o disattivare l’opzione di visualizzazione in alto a destra del risultato AI per vedere quali fonti vengono utilizzate per creare il riepilogo. Ma anche vedere i risultati di ricerca standard di Google visualizzati con i risultati di ricerca organici oppure ammirare (sì, bisogna usare questo verbo, calzante) la variazione della risposta generativa dell’IA, seguita dalla scheda informativa, dalle domande degli utenti e dai risultati di ricerca organici.

E’ tutto più smart: il testo generato dall’AI risponde in maniera esaustiva alla domanda posta, qualsiasi, le più disparate: dai migliori ristoranti etnici in un altro paese, all’e-commerce, passando per qualsiasi argomento, snocciolato tramite link aggiuntivi e anche multimediali in modo di offrire all’utente la migliore risposta generata da un’Intelligenza Artificiale più evoluta. La SGE di Google consente anche di formulare richieste più elaborate senza il bisogno di aprire schede diverse, condividendo perfino vari argomenti. Dove ci porterà questa Artificiale? Una bella domanda: che preoccupa sì, ma affascina.

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