Cambio di fornitore obbligatorio luce e gas: si può rimandare e cosa rischi? | Occhio alla novità

Presto il cambio di fornitore di luce e gas diventerà obbligatorio e non si prospettano momenti facili per chi non lo farà.

Presto il settore della fornitura di energia elettrica  gas sarà completamente stravolto. Non c’è pace per i cittadini, che dopo rincari folli dovranno anche cambiare il contratto forzatamente.

Ci siamo, ormai gli italiani dovranno immergersi nel complicato mondo delle forniture di energia a mercato tutelato, mercato libero e servizio a tutele graduali, e cercare di trovare la soluzione più idonea alle proprie esigenze.

Da molto questo passaggio era stato paventato ma il prossimo anno diventerà realtà. Andiamo a capire cosa cambia nel concreto nei contratti luce e gas dei cittadini, dopo che l’obbligo ha già bussato alla porta a imprese e aziende.

Cambio di fornitore luce e gas obbligatorio, cosa dovranno fare gli italiani

Dal prossimo gennaio le persone che hanno un contratto con il Servizio Elettrico Nazionale dovranno scegliere un altro fornitore, tra quelli che rientrano nella categoria di “mercato libero”.

Cosa succede se non cambi fornitore gas e luce
Ecco cosa succede se non cambi fornitore gas e luce entro gennaio 2024 – Internet.tuttogratis.it

Non si tratta di un’opzione, un’agevolazione o un bonus, ma di un vero e proprio obbligo al quale nessuno potrà sottrarsi. In pratica il mercato tutelato non esisterà più e ogni cittadino dovrà vagliare tutte le proposte del momento offerte dagli altri fornitori.

Può sembrare un incubo e in effetti molte persone probabilmente (pensiamo agli anziani o a chi non ha dimestichezza con queste cose) non saranno felici di questo nuovo diktat del Governo.

Purtroppo non c’è niente da fare, il passaggio ad altro fornitore andrà fatto per forza. Secondo i promotori di questo passaggio, grazie alla concorrenza dovremmo risparmiare. Ma gli italiani sanno benissimo che già di per sé le tariffe in bolletta sono molto poco comprensibili e che alla fine potrebbe succedere come per le compagnie assicurative o telefoniche, in cui passare da un operatore all’altro cambia veramente di pochi spiccioli.

Il decreto del Ministero dell’Ambiente, emanato il 18 maggio 2023, però, parla chiaro: tutti dovranno adeguarsi. Chi entro il 10 gennaio 2024 non sarà riuscito a scegliere un fornitore nuovo di luce e gas si vedrà assegnare d’ufficio da ARERA una qualsiasi azienda, scelta tra quelle “del servizio a tutele graduali (STG)”. La cosa, però, non sarà definitiva e l’utente dovrà prima o poi scegliere in autonomia il suo nuovo fornitore di energia. Il tutto entro il mese di aprile 2024.

Se il cittadino non riuscirà nemmeno in questo periodo, potrà continuare a godere del servizio assegnatogli, ma “agevolazioni” sono previste solamente per chi è in difficoltà, come gli anziani.

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