Che pensione avrai? I nuovi dati e proiezioni degli esperti e dell’INPS, cambia per le fasce d’età

Ormai si inizia a lavorare sempre più tardi. Ma a quanto ammonterà la pensione di chi inizia ora? Scopriamolo insieme.

La pensione è uno dei temi più sentiti in Italia. Da un lato chi non vede  l’ora di andarci e dall’altro chi si chiede a quanto ammonterà il suo assegno previdenziale. L’Inps ha messo a disposizione un nuovo strumento per sapere in anticipo quanto prenderemo di pensione.

Nuovo strumento per calcolare la pensione
Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico-(Ansa foto)- Internet.tuttogratis.it

L’età pensionabile ferma a 67 anni sicuramente non favorisce il ricambio generazionale nel mercato del lavoro. Questo fa sì che un ragazzo o una ragazza inizino a lavorare sempre più tardi e che, di conseguenza, gli anni contributivi non siano moltissimi. In futuro le pensioni si baseranno tutte sul sistema di calcolo contributivo che, di certo, non gioca a favore dei contribuenti.

La domanda che molti giovani – ma anche meno giovani- si fanno è quale sarà l’importo del loro futuro assegno pensionistico. Ciò che preoccupa è, soprattutto, capire se con la pensione che si percepirà  si riuscirà  a vivere dignitosamente. Considerando che i costi della vita stanno aumentando di anno in anno.

Pensione: ecco quanto prenderai

L’Inps ha introdotto un nuovo strumento –  Pensami – proprio per permettere ai contribuenti di avere un’idea almeno approssimativa di quanto prenderanno di pensione. Naturalmente le stime si basano considerando le attuali leggi in vigore. Nessuno può sapere cosa accadrà tra 10 anni o tra 20. Il Governo Meloni ha intenzione di cambiare parecchie cose proprio riguardo alle pensioni.

Quanto prenderemo di pensione
L’Inps ha introdotto un simulatore per calcolare l’importo della pensione/ Internet.tuttogratis.it

Il simulatore Pensami dell’Inps è totalmente gratuito e fornisce già oggi diversi scenari pensionistici per i lavoratori. Fare la simulazione è molto semplice. Prendiamo, ad esempio, il caso di un giovane che inizia oggi a lavorare come operaio specializzato. Supponiamo che percepisca uno stipendio lordo annuo medio di 30 mila euro e che lavori per 40 anni. Ipotizzando che l’età pensionabile resti ferma a 67 anni, questo giovane, in 40 anni di lavoro  avrà accumulato un montante contributivo pari a circa 400 mila euro. A 67 anni, dunque, percepirà una pensione pari a 22.900 euro all’anno, cioè il 76,33% dello stipendio. Ovviamente la simulazione è fatta con i parametri di oggi, senza tener conto delle rivalutazioni, degli incrementi di retribuzione e di tante altre variabili.

E, in tema di rivalutazione, ottime notizie per chi percepisce una pensione pari o inferiore al trattamento minimo, cioè a 563,74 euro. Il Governo Meloni, nella legge di Bilancio, ha approvato la rivalutazione degli assegni. Gli aumenti delle pensioni inizieranno ad essere erogati a partire da luglio e con il primo assegno maggiorato arriveranno anche gli arretrati relativi ai mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno. La rivalutazione sarà dell’1,5 % per chi ha meno di 75 anni e del 6,4% per chi, invece, ha già compiuto 75 anni. Dal prossimo anno si prevede una rivalutazione del 2,7% per tutti a prescindere dall’età.

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