Aumento pensione di invalidità: i limiti di reddito influiscono e può succedere una cosa inaspettata

In alcuni casi spetta la maggiorazione sulla pensione di invalidità e l’incremento al milione. Ma bisogna rispettare dei limiti di reddito.

La pensione di inabilità civile è una prestazione economica versata ai soggetti affetti da assoluta e permanente impossibilità a svolgere un’attività lavorativa. Per l’anno in corso, il suo importo è di 313,91 euro al mese.

aumento pensione invalidità
Nei prossimi mesi verranno erogati degli incrementi sulla pensione di invalidità (internet.tuttogratis.it)

Anche su tale agevolazione spetta una maggiorazione. Nello specifico, l’importo aggiuntivo è destinato ai soggetti che hanno ottenuto il riconoscimento del 100% di invalidità e che percepiscono un reddito minore di 17.920 euro annui.

L’art. 79, comma 6, della Legge n. 388 del 2000 stabilisce che l’incremento ammonta a 10,33 euro al mese, per 13 mensilità. Bisogna, però, avere un reddito personale non superiore al totale annuo dell’Assegno Sociale che, per il 2023, è di 6.542,51 euro.

Se il beneficiario è sposato, il reddito da considerare scaturisce dalla somma dell’importo annuo dell’Assegno Sociale (cioè 6.542,51 euro), comprensivo di maggiorazione, e della cifra annua del trattamento minimo delle pensioni per il Fondo pensioni lavoratori dipendenti (che ammonta a 7.328,62 euro). Se si addizionano i due importi, la soglia di reddito massima che i coniugati devono rispettare per ricevere la maggiorazione sulla pensione di inabilità è di 13.871,12 euro all’anno.

Pensione di inabilità più elevata grazie all’incremento al milione: chi ne ha diritto?

La Legge n. 443 del 2001 stabilisce il diritto anche ad un’altra somma aggiuntiva sulla pensione di inabilità, ossia l’incremento al milione.

aumento pensione invalidità incremento al milione
Su alcune pensioni di invalidità spetta anche l’incremento al milione (internet.tuttogratis.it)

Fino a qualche anno fa, tale beneficio era riconosciuto solo a chi aveva almeno 60 anni di età; a partire dal 2020, invece, la platea dei destinatari è stata ampliata. La sentenza n. 152 della Corte di Cassazione, infatti, ha stabilito che l’agevolazione economica spetta già al compimento della maggiore età e permette di incrementare la pensione di invalidità fino a 660,79 euro al mese.

Per ottenere l’incremento al milione, bisogna rispettare i seguenti limiti reddituali:

  • 9.102,34 euro di reddito personale, per i soggetti non coniugati;
  • 15.644,85 euro di reddito, per i soggetti coniugati. Maggiore è il reddito dichiarato, minore sarà l’aumento spettante.

A differenza della maggiorazione operante per l’invalidità civile, per l’incremento al milione il reddito posseduto si calcola sulla base di tutto ciò che è in possesso dell’interessato, anche i redditi esenti da IRPEF e gli oneri deducibili. Si considerano, inoltre, i redditi percepiti all’Estero oppure presso Organismi internazionali con sede in Italia.

La Circolare INPS n. 44 del 2002 sottolinea che gli unici redditi che non rientrano nel conteggio sono i seguenti:

  • il reddito derivante dalla casa di abitazione;
  • l’indennità di accompagnamento;
  • le prestazioni pensionistiche di guerra;
  • i trattamenti di famiglia.

Se i redditi percepiti sono inferiori a 9.102,34 euro (per i non coniugati) e a 15.644,85 euro (per i coniugati), l’incremento al milione viene erogato in maniera parziale, per evitare che il percettore superi tali limiti.

In conclusione, l’incremento al milione in misura piena viene riconosciuto solo a coloro che non hanno ulteriori redditi oltre alla pensione di inabilità. In caso contrario, dunque, lo Stato riconosce solo un incremento parziale oppure nessun tipo di aumento.

Gestione cookie