Maxi aumenti per alcune categorie di lavoratori. Le buste paga di parecchi cresceranno anche di 20mila euro.
In tempi di carovita come quello che stiamo attraversando, un aumento dello stipendio di 20mila euro farebbe comodo a tutti. Vediamo insieme chi saranno i fortunati.
Da un anno a questa parte tutti abbiamo preso atto di un fatto: tutto è aumentato. Gli affitti, le rate del mutuo a tasso variabile, benzina e diesel hanno raggiunto le stelle insieme alle bollette di luce e gas. Sono aumentati persino i beni di prima necessità come il cibo, i medicinali e le visite mediche. Tutto è aumentato tranne stipendi e pensioni.
Il Governo Meloni sta lavorando ad una importante riforma fiscale che coinvolgerà tutte le principali imposte del nostro sistema tributario: Irpef, Ires, IRAP e IVA. Il primo passo sarà l’abbassamento delle percentuali Irpef, l’imposta sul reddito. Questo consentirà a tutte le fasce reddituali di pagare meno tasse e, dunque, di godere di stipendi e pensioni più alte. Tuttavia c’è chi non dovrà aspettare fino al 2024 per veder crescere il proprio stipendio: per una certa categoria gli aumenti arriveranno molto prima e saranno notevoli.
Aumenti in busta paga: ecco per chi
Ventimila euro in più l’anno consentirebbero di tirare un respiro di sollievo a milioni di famiglie italiane che versano in condizioni di difficoltà. Ma, almeno per il momento, solo una specifica categoria vedrà crescere la propria busta paga.
Il super-premio è previsto solo per per i dirigenti dei ministeri, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici. Per i manager della Pubblica amministrazione, quindi, buste paga decisamente più ricche. Il premio sarà legato agli obiettivi, che saranno più difficili da raggiungere rispetto a quanto attualmente previsto. A fissare i criteri sarà una direttiva del ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
Secondo le prime stime gli aumenti arriveranno fino a 16mila euro per i dirigenti di seconda fascia delle agenzie fiscali e fino a 22.800 per i dirigenti di prima fascia. Nei ministeri, invece, le cifre saranno più basse: si andrà dai 6mila euro della seconda fascia fino ai 12mila euro della prima fascia. Per quanto riguarda gli enti pubblici non economici non sono ancora stati specificati gli importi ma riguarderanno solo i dirigenti di enti come Inps, Inail e Aci.
Per quanto riguarda l’attribuzione dei premi, sarà una direttiva del ministro Zangrillo, attesa nelle prossime settimane, a fissare i criteri. Si presume che il Governo voglia promuovere competenze considerate non tradizionali tra cui la capacità dei dirigenti di valorizzare e motivare il personale. Per il momento non ci sono criteri già stabiliti con precisione, ma sembra probabile che i premi non possano essere elargiti con percentuali fisse. Si ipotizza che saranno le amministrazioni a determinare queste quote. Tutti gli altri lavoratori, invece, per avere stipendi più alti, dovranno attendere la riforma fiscale, qui trovi di cosa si tratta.