Importanti novità sul fronte delle pensioni: previsti aumenti non solo per il 2023 ma anche per il 2024. Vediamo la situazione.
Obiettivo del Governo Meloni è sostenere le fasce più deboli della popolazione. E una delle categorie maggiormente in difficoltà è quella dei pensionati. Vediamo nel dettaglio quali aumenti arriveranno quest’anno e il prossimo.
Si torna a parlare di pensioni. E in senso positivo, finalmente. Per il 2023 il Governo ha approvato la rivalutazione degli assegni di importo pari o inferiore al trattamento minimo che, per l’anno in corso, è stato fissato a 563,74 euro. La rivalutazione sarà dell’1,5% per chi ha meno di 75 anni e del 6,4%per chi ha già spento 75 candeline. Gli aumenti verranno erogati a partire da luglio e con il primo assegno maggiorato verranno riconosciuti anche gli arretrati relativi ai mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno.
Ma non è tutto. Le pensioni dovrebbero beneficiare di un nuovo aumento già a inizio 2024. E questa volta verrebbero incluse anche le pensioni di invalidità. Secondo le stime del Def, a fine anno verrà registrato un tasso d’inflazione medio per il 2023 pari al 5,4%. Di conseguenza gli assegni previdenziali verranno nuovamente rivalutati per far fronte ai crescenti costi della vita. Stando ai primi calcoli, nel 2024, una pensione di 1.000 euro, grazie alla rivalutazione, godrebbe di un aumento di 54 euro, mentre per una di 1.500 euro l’incremento sarebbe pari a 81 euro.
Tuttavia la rivalutazione sarà solo parziale per le pensioni che superano di 4 volte il trattamento minimo. In tal caso il tasso di rivalutazione non verrà applicato per intero ma per una percentuale che va dall’85% al 32% a seconda dell’importo della pensione.
A questo aumento se ne aggiungerà: quello relativo al conguaglio della rivalutazione già effettuata a inizio 2023, con il quale verrà riconosciuta sugli assegni la differenza tra il tasso provvisorio e quello definitivo.
Pensioni: nuovi aumenti nel 2024
Come anticipato si prospetta un bel periodo per milioni di pensionati. Già nel 2023 molte pensioni minime arriveranno a 600 euro e nel 2024 milioni di pensionati vedranno i loro assegni crescere ancora.
La rivalutazione delle pensioni pari o inferiori al trattamento minimo proseguirà anche nel 2024 seppur con qualche differenza. Mentre nel 2023 la rivalutazione passa dall’1,5% al 64% in base all’età, per il 2024 sarà per tutti del 2,7%. Inoltre, per il 2024 si farà in modo che a beneficiare dell’aumento aggiuntivo possano essere anche le pensioni d’invalidità, fino a oggi escluse dalla rivalutazione straordinaria.
Infine l’ultima ragione che determinerà importanti aumenti delle pensioni è la riforma fiscale a cui il Governo Meloni sta lavorando. La riforma coinvolgerà tutte le principali imposte del nostro sistema tributario : Irpef, Ires, IRAP e IVA. In particolare l’abbassamento delle aliquote Irpef e delle percentuali consentirà non solo ai lavoratori ma anche ai pensionati di pagare meno imposte sul reddito e, dunque, ad avere assegni più ricchi.