C’era una volta il Monopoli, il Gioco dell’Oca e i loro simili. La favola dei giochi da tavolo continua, adattata ai tempi che corrono.
Hanno marcato un’epoca, sopravvivendo ai radicali cambiamenti di un mondo finito su internet e una tecnologia che ha provato indirettamente a farli fuori. Senza riuscirci a quanto pare. Lui, lei, l’altro, si sono adeguati in quanto un po’ cult, un po’ everegreen: tutti insieme appassionatamente nell’online. Lui è il Monopoli, le cui origini restano ad oggi controverse e misteriose. Sono in tanti a dire che Charles B. Darrow, un ingegnere disoccupato, sia il papà del gioco da tavolo per eccellenza: lo propose alla casa editrice Parker Brothers negli anni ’30.
Lei è l’Oca più famosa al mondo, regina dei giochi di percorso, un must. Un gioco da tavolo (con il percorso a spirale e le decorazioni tipiche) risale alla seconda metà del XVI secolo. Nel 1580 Francesco I de’ Medici ne fece a Filippo II Re di Spagna, regalo azzecatissimo. E l’altro?
Monopoli, Il Gioco dell’Oca, ma anche Risiko, Forza 4, i giochi di carte, Indovina Chi? e chi più ne ha, più ne metta, sono entrati nell’altro, identificabile nell’online, la nuova forma di aggregazione e comunicazione, che volente o nolente, che ormai è entrata nelle nostre vite, cambiandole. Ma fino a un certo punto.
Oltre due milioni di iscritti
Sono sempre più i siti che hanno deciso di portare il “vecchio” nel “nuovo”, quello che non passa mai di moda, a ciò che è moda, o più semplicemente consuetudine. Tra tutti i portali di gioco, Board Game Arena, ad esempio, è tra quelli più gettonati dagli utenti appassionati. Perché? Perché lo dicono i numeri.
Circa due milioni di iscritti, che possono scegliere se giocare online senza spendere un centesimo, oppure pagare per un abbonamento premium. Non c’è bisogno di effettuare nessun download, con il pericolo di prendersi qualche virus malefico, si gioca direttamente da casa, dal tuo browser, su tutti i dispositivi più disparati: da PC a Mac, da iOS ad Android, passando per smartphone Wii U, Playstation, Xbox One. E chi più ne ha, più ne metta. Circa sei milioni le partite giocate ogni mese, disponibile in quarantadue lingue e più duecento paesi.
Ark Nova, Wingspan, Azul, I Coloni di Catan, Ticket to Ride, Carcassonne, Splendor, It’s a Wonderful World, 7 Wonders Duel, Agricola, I Castelli della Borgogna, Space Base, Earth, 6… le prendi!,E ancora: da Le Rovine Perdute di Arnak, ad Hanabi, passando per Can’t Stop, e molti altri. Altri modi per far confluire lui e lei nell’altro? I vari simulatori di gioco messi a disposizione sempre dalla Rete, quando tutto manca c’è la solita app che risolve tutti i problemi. L’alternativa resta sempre la stessa: giocare nella propria stanza con amici, offline. Una pratica che gira che ti rigira non passa mai di moda.
