100 mila prenotazioni in 36 ore per un televisore gratis: perché non costa nulla, i dettagli da conoscere sul progetto
L’idea di ricevere un televisore gratis, dunque senza pagare denaro, piacerebbe di certo a molti, e ciò è quanto si lega al progetto Telly: ma ecco come funziona e in che modo è possibile. Sono in tanti, comprensibilmente, che accoglierebbero con felicità la possibilità di poter ricevere un televisore gratis, senza spendere soldi.
E proprio al riguardo occorre approfondire il progetto Telly, anche se non è proprio gratuita l’operazione, che si paga ma non con denaro. Ovvero, viene proposto gratuitamente il televisore in cambio di pubblicità.
Andando nel dettaglio, il progetto Telly è stato in grado di raccogliere più di 100 mila prenotazioni in sole trentasei ore. Un risultato davvero ottimo, anche tenendo presente che coloro che ne hanno parlato hanno anche espresso perplessità in merito alla privacy, si legge su Tom’s Hardware.
Rispetto ai termini di servizi, Telly potrebbe essere etichettato come “invasivo”, viene spiegato, e un eventuale arrivo in Europa potrebbe inoltre, ipoteticamente, legarsi a talune modifiche per poterlo rendere conforme al GDPR. Inoltre, non vi è chiarezza ancora rispetto alla qualità del Televisore LCD 4K. Insomma, alcune perplessità a fronte però di una proposta che chiaramente fa gola a molti, In 2 parole, televisore gratis.
Televisore gratis: come funziona il progetto Telly e alcuni dettagli
Desta dunque attenzione il progetto Telly legato al televisore gratis, e ad esprimere soddisfazione è il fondatore Ilya Pozin. Ottimo il risultato raggiunto, con un numero alto di prenotazioni e l’obiettivo di arrivare a 500 mila nel 2023, nonché a “milioni di unità“, per l’anno prossimo.
Dopo aver ricevuto a casa il televisore gratis, ed acceso, quest’ultimo dovrà iniziare a generare profitti pubblicitari, quantomeno per il recupero dei costi. Dunque, vi è associato un secondo schermo che mostra soltanto pubblicità.
Tally ha diversi dati degli utenti che hanno fatto la prenotazione, e a dare alcuni dettagli è lo stesso fondatore. Questi infatti ha spiegato che 2/3 di chi si iscrive a Telly appartiene alle “famiglie della Gen Z e dei Millennial”. Al contempo, l’azienda sta anche provando a controllare la comunicazione rispetto alla privacy.
Non a caso, il Chief Strategy Officer ha spiegato che dopotutto non vi è così tanta distanza, dal punto di vista del targeting pubblicitario, fra Telly e altri produttori di Smart Tv. A parte la questione che ci si affida a broker di dati di terze parti per profilare le famiglie, si legge.
Telly, inoltre, ha chiarito che la telecamera non guarda le persone all’interno della stanza, (vi è un otturatore fisico). E ancora, che il rilevamento del movimento nella stanza impiega soltanto un sensore di movimento, somigliante a quello impiegati da prodotti Google. Il fondatore ha sottolineato che il televisore “Non registra, non trasmette, non – impiega – il riconoscimento facciale”