Con la legge 104 si ha diritto anche l’assegno di 524 euro? La risposta non è scontata

C’è molta confusione tra legge 104 e indennità di accompagnamento e per evitare delusioni ecco cosa bisogna sapere.

Dal 1992 la legge 104 tutela le persone con disabilità e le loro famiglie riconoscendo una serie di agevolazioni assistenziali, lavorative e fiscali.

Differenze legge 104 e accompagnamento
Legge 104 e indennità accompagnamento come tutela dei disabili (internet.tuttogratis.it)

A volte il soggetto a cui è riconosciuto lo stato di disabilità grave rimane deluso quando scopre che non ha diritto all’assegno di accompagnamento. Questo perché per accedere all’accompagnamento si devono soddisfare determinati requisiti. Scopriamo quali sono le differenze tra legge 104 e indennità di accompagnamento così da evitare delusioni.

Legge 104 e assegno di accompagnamento: tutto quello che bisogna sapere

Per molte persone legge 104 e indennità di accompagnamento sono la stessa cosa ma, in realtà, non è così. Infatti, se si ottiene la prima non è scontato che si abbia accesso anche all’accompagnamento e viceversa ed è per questo danno diritto a differenti agevolazioni e prestazioni.

Legge 104 o assegno di accompagnamento
Legge 104 e assegno di accompagnamento: si possono ricevere entrambi? (internet.tuttogratis.it)

La maggiore differenza tra legge 104 e indennità di accompagnamento è da ricercare nella diversa valutazione della condizione sanitaria. Nello specifico, la legge 104 è concessa dopo il riconoscimento dell’handicap. Invece, l’accompagnamento è previsto dopo il riconoscimento dell’invalidità totale e permanente, ovvero con una percentuale del 100%.

Quando si parla di handicap ci si riferisce allo svantaggio sociale della persona con disabilità per menomazione fisica o sensoriale che causa difficoltà di apprendimento, di socializzazione e di integrazione lavorativa. La disabilità è riconosciuta anche ai minori di 18 anni che possono ottenere delle agevolazioni.

In pratica, si può essere invalido al 50%, essere riconosciuto portatore di handicap e ottenere la legge 104. Nello stesso tempo, si può ottenere la 104 e avere una invalidità al 100% ma non l’accompagnamento.

L’indennità di accompagnamento, invece, si riferisce all’invalidità e quest’ultima è legata alla riduzione della capacità lavorativa per menomazione e si considera a partire dal 18 anni e fino ai 67 anni. Però, l’accompagnamento può essere riconosciuto anche ai minori di 18 anni e a chi ha superato i 67 anni di età. In questo caso, invece di considerare la capacità lavorativa condizione per ottenerlo è la riduzione della capacità di svolgere le attività di vita quotidiana. Insomma, deve essere riconosciuta la non autosufficienza a svolgere compiti propri dell’età.

Quindi, si può dire che si possono ottenere legge 104 e indennità di accompagnamento solo se alla persona è riconosciuta la condizione di handicap e la non autosufficienza.

Qualora dovessero esserci le condizioni è possibile presentare una sola domanda di accertamento sanitario indicando che la visita è sia per la valutazione della disabilità sia per l’invalidità ai fini dell’accompagnamento.

Come sempre sarà la Commissione medica a valutare la condizione sanitaria della persona; poi, in caso positivo riporterà sul verbale la dicitura relativa alla presenza dell’handicap e alla condizione di non autosufficienza.

Quali prestazioni economiche e fiscali sono previste con legge 104 e accompagnamento

La legge prevede per gli invalidi civili totali con un’invalidità pari al 100% il diritto dell’assegno di accompagnamento. Nel 2023 ha un importo di 512,16 euro mensili su 12 mensilità. Nel 2022 era di 524,16 euro mensili.

Invece, per coloro che hanno solo la legge 104 non è previsto un beneficio economico ma solo assistenziale. Ad esempio, i familiari caregiver possono richiedere i permessi legge 104, ovvero assenze dal lavoro retribuiti. Oppure, l’Iva agevolata al 4% e la detrazione Irpef al 19% per l’acquisto di auto per disabili, sussidi, materiale editoriale e apparecchi elettronici.

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