Si aprono delle aprono le indagini su uno dei bonus. Sequestrati nella pensiola 8 milioni di euro. Scopriamo i motivi dietro l’operazione.
Sono ancora tantissimi i bonus a disposizione dei cittadini, nelle ultime ore però un’incredibile indagine ha sconvolto la penisola. A mettersi in moto è il corpo di Guardia di Finanza che è riuscito a sequestrare 8 milioni di euro. Scopriamo tutte le motivazioni dietro l’operazione dei militari.
In Italia continuano ad essere tantissimi i bonus a favore dei cittadini. Spesso però sono tantissimi anche coloro che se ne approfittano e riescono a sottrarre indebitamente delle somme di denaro allo stato. Ad entrare in azione in queste ore ci ha pensato la Guardia di finanza di Treviso, nel corso di un’operazione al “Bonus Facciate” che consentiva il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 90% dell’importo dei lavori realizzati.
I baschi verdi hanno deciso di dare vita ad un maxi sequestro. Nel dettaglio a dare la delega per i sequestri ci ha pensato l’Autorità Giudiziaria di Treviso. I finanzieri trevigiani hanno quindi sequestrato ben 8 milioni di euro di crediti d’imposta e circa 500 mila euro provenienti da somme di denaro, immobili, macchine, quote societarie, ma anche dei veicoli a disposizione di uno dei truffatori.
Nuova indagine sul bonus facciate: tutti i dettagli del sequestro
La nuova indagine della Guardia di Finanza ha quindi coinvolto l’Autorità giudiziaria di Treviso, che ha dato il via libera per procedere ai sequestri. Le autorità competenti hanno quindi sequestrato 8 milioni di euro di crediti d’imposta e circa 500mila euro provenienti da altri beni a disposizione dei truffatori. Scopriamo quindi tutti i dettagli riguardanti l’operazione dei baschi verdi.
L’indagine svolta dai baschi verdi non è altro che il proseguimento di un procedimento precedente. In quell’occasione erano stati sequestrati crediti fiscali per 85 milioni di euro, ma anche beni liquidi fino ai 2 milioni di euro. Ad oggi sono stati assicurati al patrimonio pubblico oltre 93 milioni di euro fra crediti fiscali, disponibilità finanziarie, case, macchine, azioni societarie e altri beni illecitamente acquisiti. Sono diversi i reati contestati ai truffatori.
Tra questi troviamo ipotesi di truffa e indebite percezioni a danno dello Stato. Ma non solo tra gli altri illeciti commessi potrebbero esserci anche riciclaggio e reimpiego in attività economiche dei proventi illeciti da parte del titolare di una ditta individuale neo costituita. Quest’ultimo avrebbe monetizzato, tramite una cessione ad una banca, dei crediti d’imposta per dei lavori edilizi mai avvenuti. Continua quindi il lavoro della Guardia di Finanza, intenta a far rispettare tutti i parametri per l’accesso ain bonus.