I dipendenti possono iniziare a sognare una busta paga più ricca nel mese di dicembre. La tredicesima potrebbe essere detassata.
Il vice Ministro dell’Economia Maurizio Leo ha parlato di detassazione della tredicesima come per i redditi da lavoro.
Il Decreto Lavoro promosso lo scorso 1° maggio include tra gli interventi il taglio del cuneo fiscale. Uno sconto volto a far aumentare gli importi della busta paga dei lavoratori dipendenti e che sarà applicato dal 1° luglio fino a fine dicembre. Inizialmente non avrebbe dovuto includere la mensilità aggiuntiva erogata prima di Natale. Ma la scorsa settimana il vice Ministro Leo ha lasciato intuire che si ragiona anche su una detassazione propria con riferimento alla tredicesima.
La decisione finale sarà legata alle risorse a disposizione dell’esecutivo. Se, infatti, da un lato c’è la forte esigenza di ridurre le tasse ai lavoratori dall’altro ci sono i conti pubblici di cui tener conto. I tassi di interesse gravano non solo sui cittadini ma anche sul Governo o meglio sui margini fiscali a disposizione dell’esecutivo soprattutto quando c’è un enorme debito da gestire.
La busta paga sarà realmente più ricca?
Il taglio del cuneo fiscale – se raddoppiato includendo la tredicesima – costerà circa 6 miliardi di euro in più rispetto alla stima iniziale ipotizzata nel Documento di Economia e Finanze.
Una somma ingente da recuperare specialmente pensando alle spese per tutti gli altri interventi previsti dal Governo come la riforma IRPEF nel 2024. Nei piani dell’esecutivo la riduzione delle aliquote dalle attuali quattro a tre fondendo le prime due, 23 e 25%, per aumentare il risparmio dei cittadini con redditi tra 15 mila e 28 mila euro.
In questo contesto si chiede se la detassazione della tredicesima sia possibile. Un margine di operatività esiste realmente. Il PIL nel primo trimestre 2023 è cresciuto dello 0,5% con riferimento ai tre mesi precedenti e dell’1,8% su base annua. Se la crescita continuerà anche nei mesi successivi la busta paga potrebbe essere realmente più ricca.
Tredicesima detassata, in quale caso
Con la crescita del PIL il Governo avrà maggiori entrate fiscali. Le previsioni sembrerebbero confermare il trend positivo dato dall’inflazione. I prezzi aumentano così come il fatturale nominale delle imprese. Di conseguenza anche il gettito dello Stato aumenta.
Significa che in busta paga potrebbero arrivare dai 70 ai 420 euro in più (0,15% del PIL) se il PIL crescesse almeno dell’1,3%. Se così non fosse, il Governo dovrebbe trovare altre risorse per incrementare la tredicesima. Un’ipotesi è detassare la mensilità aggiuntiva solo ai dipendenti privati. Un’altra riservare la detassazione a chi ha un reddito basso.