Abbandono dei rifiuti, le multe sono altissime: rischi di finire sul lastrico

L’abbandono dei rifiuti è un reato che comporta delle conseguenze economiche per il vandalo. Scopriamo quali.

Le sanzioni pecuniarie sono auspicabili rispetto alle ben più pesanti condanne penali che si rischiano per l’abbandono dei rifiuti.

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Il Testo Unico in materia Ambientale stabilisce le conseguenze per i cittadini che abbandonano i rifiuti. Tale comportamento è sanzionabile in materia di gestione dei rifiuti ossia dei prodotti di scarto liquidi o solidi. Nello specifico, il TUA impone il divieto assoluto di abbandonare i rifiuti sul suolo e nel sottosuolo così come nelle acque superficiali e sotterranee.

Il divieto si estende dai centri abitati fino alle aree rurali, dai mari  ai laghi e ai fiumi fino alle falde acquifere. Chi inquina e trasgredisce alla normativa incorrerà in sanzioni pecuniarie o, nel peggiore dei casi, in condanne penali. Quest’ultime sono conseguenza dell’abbandono di rifiuti pericolosi e tossici. Vediamo la normativa nei dettagli.

Abbandono dei rifiuti, gli articoli di riferimento

L’abbandono dei rifiuti viene trattato nel TUA in specifici articoli:

  • 192 per la configurazione del reato. Stabilisce il divieto di deposito incontrollato e abbandono dei rifiuti sul suolo e sottosuolo stabilendo i relativi obblighi,
  • 255, stabilisce l’applicazione delle sanzioni amministrative a carico della persona fisica,
  • 256, stabilisce l’applicazione di sanzioni penali a carico della persona giuridica.

Ammontare delle sanzioni amministrative e penali

Restiamo nel tema sanzioni per capire a quanto ammonta l’importo se amministrative e la durata della condanna se penali. Le sanzioni amministrative scattano in caso di abbandono di materiale di natura domestica. La multa varia dai 300 ai 3 mila euro se il materiale non è pericoloso. Raddoppia se i rifiuti sono pericolosi.

Le sanzioni penali che scattano per l’abbandono di materiale di scarto proveniente da attività professionali prevedono:

  • l’arresto da tre mesi ad un anno con una ammenda di importo variabile tra 2.600 e 26 mila euro per i rifiuti non pericolosi;
  • l’arresto da sei mesi a due anni con ammenda variabile tra 2.600 e 26 mila euro per l’abbandono di rifiuti pericolosi.

In più, i trasgressori sono obbligati a ripristinare lo stato dei luoghi che hanno inquinato nonché a sostenere le spese per recuperare e smaltire i rifiuti abbandonati.

Come gestire i rifiuti consapevolmente

Mentre le autorità cercano di contrastare il fenomeno dilagante delle discariche abusive e dello stoccaggio sommerso dei rifiuti pericolosi gestito dalle organizzazioni criminali, ogni cittadino deve mettere in atto comportamenti virtuosi quali:

  • la raccolta differenziata porta a porta;
  • il conferimento dei rifiuti negli appositi cassonetti recandosi all’isola ecologica se necessario.
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