Fotovoltaico: cambia tutto con le celle solari ad elevata resa

In tema Fotovoltaico, ENEA lavora alle celle solari ad elevata efficenza: ecco i dettagli del progetto e gli obiettivi ad esso legati

Fotovoltaico, alcuni dettagli sul programma “Ricerca di sistema elettrico – progetto integrato fotovoltaico ad alta efficenza”, la cui guida si lega ad ENEA insieme a Cnr, RSE e diverse università.

Pannelli solari
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Un lavoro riguardante celle solari ad elevata resa con materiali, architetture e processi nuovi per il fotovoltaico sostenibile, affidabile e d’efficienza, da poter integrare nei contesti urbani, paesaggi e località di interesse storico ed architettonico.

Lo scopo riguarda la riduzione del costo di energia elettrica e del consumo del suolo.

La presentazione dei risultati ha avuto luogo durante la giornata mondiale del sole, il tre maggio.

Nel dettaglio, ENEA è al lavoro nel Centro ricerche di Portici e Casaccia, per sviluppare la nuova generazione delle celle solari. Quest’ultime con tecnologia “tandem“, perovskite-silicio, che può giungere ad una efficenza maggiore del 28% rispetto alla conversione dell’irraggiamento del sole in energia.

Al contempo, si lavora per sviluppare opzioni alternative tese ad integrare l’impiego della luce del sole per fotovoltaico e fotosintesi, capaci di trasmettere la radiazione del sole richiesta per la crescita delle piante. Al contempo, per creare energia elettrica.

Ad esser sperimentate in tale ambito, coperture fotovoltaiche con applicazione in serre agricole. Strutture semi-trasparenti a film sottile, così come moduli fotovoltaici semi-trasparenti creati da ENEA per l’inserimento in contesti di pregio.

Enea, fotovoltaico e celle solari ad elevata efficenza: migliorare le performance e non solo

Lo scopo di ENEA è di rendere più performanti le celle stesse, e si lega allo studio di opzioni applicative che possano promuovere la penetrazione della tecnologia del fotovoltaico all’interno del sistema produttivo, quindi elettrico.

Paola Delli Veneri, responsabile ENEA del Laboratorio Dispositivi Innovativi ha spiegato di esser fiduciosa in merito alle possibilità di poter superare la barriera del trenta per cento, riguardo l’efficenza per celle tandem.

Non solo migliorare le performance dei moduli fotovoltaici di oggi e l’integrazione all’interno dei contesti urbani e rurali, gli studi si soffermano anche sull’impiego di materiali ed architetture che abbiano una resa stabile nel tempo, e con nuovi processi che possano essere promettenti anche dal punto di vista industriale di medio e lungo periodo.

Delli Veneri ha sottolineato che la trasformazione dell’energia solare in elettrica tramite la tecnologia del fotovoltaico è tra le soluzioni dalla maggior concretezza circa la de-carbonizzazione del sistema energetico.

Una opzione che riesca a contenere l’innalzamento medio della temperatura e che possa contrastare il cambiamento del clima. Tuttavia, aggiunge, è importante supportare l’industria del Paese del settore, mediante il sostegno anche della creazione di nuove filiere produttive.

Così da rendere più semplice il percorso indicato riguardo il piano energetico nazionale.

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