Congedo straordinario, nel 2023 aumentano i massimali: aggiornamenti INPS

L’INPS comunica l’aumento dei massimali del congedo straordinario nell’anno in corso. Si tocca e supera quota 53 mila euro. 

Con la Circolare numero 43 l’Istituto Nazionale della Previdenza Italiana avvisa i cittadini dell’aumento dei massimi nel 2023.

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Il congedo straordinario prevede il rispetto di specifici massimali con riferimento principalmente all’indennità economica e alla contribuzione figurativa per i lavoratori. Ricordiamo che il beneficio consente ai dipendenti di assentarsi dal posto di lavoro per un periodo massimo di due anni continuando a ricevere la retribuzione e senza mettere a rischio l’occupazione. Condizione necessaria è doversi prendere cura di un familiare con disabilità grave.

Significa che la richiesta del congedo è legata all’assistenza di un soggetto con Legge 104, articolo tre comma tre. Non solo, un ulteriore requisito è la convivenza con il disabile per l’intera durata di congedo. Aggiungiamo, poi, il rispetto dell’ordine di priorità nell’inoltro della domanda di accesso alla prestazione. Soddisfatte le condizioni, il lavoratore potrà assentarsi dal posto di lavoro ricevendo un’indennità economica e anche l’accredito dei contributi figurativi. 

Congedo straordinario tra indennità e contribuzione figurativa

Il dipendente assente dal lavoro per assistere il familiare con disabilità grave riceverà un’indennità pari alla retribuzione percepita nell’ultimo mese di lavoro. Il conteggio tiene conto delle voci fisse e continuative e deve rientrare in specifici limiti stabiliti annualmente.

Durante i periodi di congedo non vengono maturate

  • ferie,
  • la tredicesima,
  • il trattamento di fine rapporto,
  • la quattordicesima,
  • l’indennità di trasferta,
  • l’indennità di malattia e per lavoro notturno.

I periodi di assenza, invece, sono validi nel conteggio dell’anzianità contributiva.

I massimali per il 2023

I massimali vengono aggiornati ogni anno con riferimento all’indennità economica e agli accrediti figurativi. La rivalutazione dipenderà dall’indice ISTAT al pari della perequazione delle pensioni. Sarà legata, dunque, alla variazione dei prezzi al consumo per le famiglie e gli operari (8,1% nel 2022).

Nel conteggio, dunque, si tiene conto dell’importo complessivo annuo definito dalla normativa e dell’aliquota pensionistica Invalidità, Vecchiaia e Superstiti. Il costo massimo della contribuzione figurativa è il risultato della differenza tra importo complessivo annuo e valore generato applicando l’aliquota. L’importo della contribuzione figurativa, poi, non potrà mai essere più elevato rispetto all’indennità economica.

Quantifichiamo i massimali del congedo straordinario

La variazioni ISTAT nell’8,1% dovrà essere applicata ai lavoratori con aliquota contributiva del 33%. Nel 2023 il valore massimo da non superare è di 53.686,65 euro unendo indennità e contribuzione. Significa che il valore massimo dell’indennità economica sarà pari a 40.366 euro ossia 110 euro al giorno mentre quello della contribuzione figurativa non potrà superare i 13.320,65 euro. Rispetto al 2022 si nota un aumento di circa 4 mila euro (49.633,38 il limite massimo lo scorso anno).

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