I vantaggi della donazione tramite bonifico sono molteplici. Affinché l’operazione sia valida, è necessario inserire la causale.
Il bonifico bancario è usato anche per il trasferimento di somme di denaro a titolo di donazione tra parenti.
Per non violare le norme antiriciclaggio e subire sanzioni tributarie, tuttavia, è necessario che la causale del bonifico sia indicata correttamente.
Scopriamo, dunque, quali sono le regole per effettuare l’operazione nel modo giusto.
L’importanza della causale nel bonifico di donazione
Ai sensi delle vigenti norme fiscali, ogni trasferimento di denaro su conto corrente deve essere opportunamente motivato.
In tale ottica, per evitare controlli e sanzioni, anche se si procede a bonifici tra parenti, non si può omettere la causale. La regola vale a prescindere dalla cifra oggetto dell’operazione.
La legge non specifica quali sono le singole formule da utilizzare nella causale. Quello che conta è la precisione. Per esempio, si potrebbero inserire le seguenti diciture: “Regalo da papà per il compleanno di mio figlio Luigi“, oppure “Contributo per il viaggio di mio nipote Antonio“. Si può anche precisare la ricorrenza per la quale si dona, come matrimoni, prime comunioni o battesimi.
Quando si effettua una donazione nei confronti di un parente, bisogna sempre specificarlo. Per la normativa, infatti, il bonifico costituisce reddito e, dunque, deve essere dichiarato al Fisco ai fini del pagamento delle tasse. In caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, la causale del bonifico è proprio uno dei metodi per difendersi.
Se, però, la donazione ha ad oggetto importi elevati, è consigliabile stipulare anche una scrittura privata registrata. In alternativa, si può apporre al documento data certa, tramite l’autentica notarile. Si tratta di accorgimenti efficaci se si vuole evitare che l’Agenzia delle Entrate consideri la donazione solo come un metodo fittizio per frodare il Fisco.
Cosa rischia chi omette di indicare la causale?
Una causale riportata in maniera errata può far scattare i controlli e verifiche da parte delle autorità finanziarie. Se vengono riscontrate anomalie, possono essere irrogate sanzioni pecuniarie e, nelle ipotesi più gravi, sanzioni penali.
Solo l’inserimento di una causale corretta può donare legittimità al bonifico di donazione. Per questo motivo, se si nota di aver trascritto dati sbagliati o imprecisi ad un bonifico già effettuato, bisogna contattare immediatamente la banca e chiedere una rettifica. In caso di compiuto accredito sul conto del beneficiario, la causale non potrà più essere modificata dalla banca e sarà necessario rivolgersi direttamente alle autorità finanziarie.
Prima di concludere qualsiasi operazione che comporti lo scambio di denaro, è consigliabile chiedere sempre la consulenza di un avvocato o di un commercialista, per esaminare la propria situazione fiscale e capire in che modo procedere nel rispetto delle norme vigenti.