Il Decreto Infrastrutture ha profondamento innovato la disciplina del parcheggio gratuito per i soggetti disabili. Cosa prevede?
Dal 1° gennaio 2022, le persone disabili possono utilizzare il contrassegno auto per usufruire del parcheggio gratuito nelle strisce blu.
Con l’approvazione del Decreto Infrastrutture si da, finalmente, valore legale ad una pratica che, finora, era lasciata solo alla libera iniziativa di ciascun Comune. I disabili, infatti, non avevano sempre la possibilità di sostare gratuitamente all’interno delle strisce blu.
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Parcheggio gratuito nelle strisce blu: cosa stabilisce il Decreto Infrastrutture?
Il Decreto infrastrutture ha, innanzitutto, inserito nel Codice della Strada i cd. stalli rosa, delle aree destinate al parcheggio per le donne in gravidanza e i genitori di figli fino a due anni di età. Ha, allo stesso tempo, incrementato le sanzioni per coloro che occupano indebitamente i parcheggi riservati.
In tema di disabilità, il provvedimento ha sancito l’obbligo, in tutta Italia, della sosta gratuita nelle strisce blu per tutti coloro che possiedono il contrassegno auto disabili. Tale principio, ovviamente, vale solo se i posti auto riservati ai disabili sono tutti occupati o non disponibili.
Il Decreto, di conseguenza, ha modificato il Codice della Strada, inserendo una norma (il nuovo comma 3-bis dell’art. 188) che va a rafforzare la tutela dei soggetti affetti da disabilità.
Allo stesso tempo, sono state predisposte sanzioni più severe per chi viola la normativa relativa la parcheggio nei posti destinati ai soggetti disabili. Ad esempio, sono state raddoppiate le multe per chi sosta, senza autorizzazione, nelle aree riservate; se si parcheggia nel posto disabili senza il contrassegno auto, si rischiano contravvenzioni comprese tra i 168 e i 672 euro.
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Vantaggi per l’acquisto di auto
Un’altra novità molto importante è quella contenuta nell’art. 1 bis, relativa all’introduzione di semplificazioni per poter accedere alle agevolazioni per l’acquisto di veicoli, da parte dei soggetti disabili.
È bene specificare, tuttavia, che il beneficio si riferisce solo a coloro che sono affetti da ridotte o impedite capacità motorie permanenti e che dispongono della patente di guida con obbligo di adattamenti al veicolo.
In particolare, i soggetti indicati dal Decreto Infrastrutture, possono comprare un’auto usufruendo dell’IVA agevolata al 4% e della detrazione IRPEF al 19% semplicemente presentando al rivenditore una copia della patente, dalla quale risulti la necessità degli adattamenti, specificati dalla Commissione medica ASL.
Infine, il provvedimento ha modificato, in parte, il linguaggio utilizzato nel Codice della Strada. Nello specifico, i termini “debole” e “disabili in carrozzella” sono stati cambiati con i termini “vulnerabile” e “persone con disabilità”.