Bonus zanzariere: come ottenere fino a 60 mila euro per un’estate senza ronzii

Tra i Bonus edilizi meno conosciuti c’è il Bonus zanzariere. Quando spetta la detrazione fiscale e a quanto ammonta?

Col caldo ritornano anche le maledette zanzare, ma non tutti sanno che è possibile richiedere un incentivo statale per evitare le punture.

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Bonus zanzariere – Internet.tuttogratis.it

Gli interventi edilizi di Ecobonus danno, infatti, accesso, oltre al Bonus tende, anche al Bonus zanzariere.

In particolare, i proprietari degli immobili oggetto dei lavori possono ottenere la detrazione IRPEF al 50% per l’acquisto e il montaggio di zanzariere con schermatura solare.

Il sussidio, dunque, è pensato nell’ottica del miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Vediamo a chi spetta il Bonus zanzariere e quali sono i requisiti per richiederlo.

Bonus zanzariere: le condizioni di accesso

La richiesta del Bonus zanzariere può essere effettuata da chiunque vanti un diritto reale di godimento sull’immobile, sia per gli edifici privati sia per quelli commerciali (in questo caso, la detrazione spetta sull’IRES).

Per ottenere l’agevolazione, è fondamentale che i prodotti acquistati abbiano determinate caratteristiche. Nello specifico, devono:

  • riportare il marchio CE, che certifica che la zanzariera rispetta gli standard comunitari di salute e sicurezza;
  • possedere un valore GTOT inferiore a 0,35 certificato. Si tratta di un dato che specifica il tipo di prestazione della zanzariera, in combinazione con il vetro. In tal caso, quest’ultimo deve essere di tipo D a doppio vetro 4/16/4 con gas argon;
  • essere installati a protezione del vetro;
  • essere mobili;
  • trovarsi nella parte esterna della finestra, oppure essere integrati all’infisso.

Bonus zanzariere: a quanto ammonta il sussidio?

Il Bonus zanzariere non riguarda solo l’acquisto della merce, ma anche l’installazione, fino a una soglia massima di spesa di 60 mila euro.

La detrazione IRPEF o IRES al 50%, inoltre, va suddivisa, al momento della Dichiarazione dei Redditi, in 10 rate annue di uguale importo.

Per l’approvazione del beneficio fiscale, tutti gli acquisti devono essere effettuati mediante bonifico parlante, bonifico online postale oppure bancario. Al momento della compilazione, va specificata la legge relativa all’Ecobonus, le informazioni anagrafiche del beneficiario e del destinatario, la causale e il numero della fattura.

È, poi, obbligatorio inoltrare, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, la comunicazione ENEA.

Ulteriori obblighi del contribuente

Per essere in regola, nell’eventualità di controlli da parte del Fisco, l’interessato deve conservare, per almeno 10 anni, la seguente certificazione:

  • fatture e ricevute;
  • copie dei bonifici effettuati;
  • certificati rilasciati dai fornitori o dai produttori della merce oggetto del Bonus;
  • documenti originali trasmessi all’ENEA;
  • schede tecniche rilasciate dai fornitori;
  • ricevuta della trasmissione dei documenti richiesti all’ENEA.

Ricordiamo, infine, che, come per tutti gli altri Bonus edilizi, anche in tal caso, non si può più richiedere lo sconto in fattura del 50%. Per i lavori effettuati dopo il 16 febbraio 2023, infatti, il Governo ha revocato tale facoltà, tranne nelle ipotesi del Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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