Pensioni, mese di maggio con sorpresa: date di pagamento e aumenti dell’assegno

Le pensioni di maggio avranno un importo più alto ma occorrerà attendere per ritirare le somme spettanti.

Sul portale dell’INPS è già possibile visionare il cedolino della pensione di maggio completa di importo e data di pagamento.

pensioni maggio cedolino
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Tra i pensionati c’è molta attesa per l’inizio di ogni nuovo mese. L’arrivo di maggio, nello specifico, significherà poter ritirare l’assegno pensionistico e affrontare, così, le spese mensili tra bollette, affitti, carburante e così via. Tante persone faticano ad arrivare a fine mese a causa dell’aumento del costo della vita che in queste ultime settimane appare preponderante con riferimento ai generi alimentari. Mentre il prezzo del diesel e della benzina è sceso così come anche l’inflazione è rallentata, il costo dei beni in vendita nei supermercati continua a salire (probabile conseguenza di speculazioni nella maggior parte dei casi).

L’arrivo della pensione tra circa una settimana diventa, quindi, fondamentale per molti pensionati che stanno esaurendo le risorse a disposizione. Ricordiamo, infatti, che in Italia più di due milioni di cittadini sono beneficiari di pensioni pari o inferiori al minimo. E prendere 567,94 euro al mese non è certo sufficiente considerando il costo della vita attuale.

Pensioni, date di pagamento nel mese di maggio

Gli accrediti a maggio inizieranno ad arrivare a partire dal giorno 2 essendo il 1° maggio una giornata festiva. Chi ritira i soldi direttamente presso un Ufficio Postale dovrà recarsi allo sportello rispettando la turnazione in base all’iniziale del cognome.

  • Martedì 2 maggio – lettere A e B,
  • mercoledì 3 maggio – lettere C e D,
  • giovedì 4 maggio – lettere dalla E alla K,
  • venerdì 5 maggio – lettere dalla L alla O,
  • sabato 6 maggio – lettere dalla P alla R (solo di mattina),
  • lunedì 8 maggio – lettere dalla S alla Z.

Gli aumenti sugli assegni

Le pensioni del mese di maggio dovrebbero essere più ricche per gli over 75 e per i percettori di trattamento minimo. L’assegno, infatti, dovrebbe contenere il “bonus” deciso dal Governo Meloni. Parliamo di un aumento percentuale dell’1,5% rispetto al 7,3 generale arrivando all’8,8% che accompagnerà i destinatari per tutto il 2023. Nel 2024, poi, l’aumento aggiuntivo dovrebbe arrivare al 2,7%. 

Ma le belle notizie non finiscono qui. Il prossimo anno sono previsti incrementi per tutte le pensioni considerando l’inflazione registrata nel corso del 2023. La stima è di trattamenti più ricchi del 6,2% grazie al riconoscimento di un + 5,4% a cui si aggiungerà il recupero della percentuale non riconosciuta nel 2022 ossia lo 0,6%.

Per avere un’idea degli incrementi nel corso del 2024 è possibile ipotizzare che le pensioni fino a 2.100 euro lordi mensili godranno di un aumento netto dello 0,68%. Chi percepisce trattamenti pari a mille euro riceverà 54 euro in più lordi al mese. Per importi pari a 1.500 euro l’incremento sarà di 81 euro mentre con 2 mila euro di pensione l’aumento sarà di 108 euro circa.

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