L’APP IO semplificherà sempre più la vita degli italiani arricchendosi di nuove funzionalità. Scopriamo le novità.
Il Governo vuole utilizzare l’APP IO come un porta documenti digitale volto ad agevolare i cittadini.
IO è l’applicazione che consente di interagire con le Pubbliche Amministrazioni mettendo a disposizione servizi, comunicazioni, pagamenti e documenti. La digitalizzazione riveste un ruolo importante nella crescita della nostra nazione e l’APP IO ne è un esempio. L’intento del Governo è di renderla sempre più funzionale e sicura concedendo il primo accesso tramite SPID o Carta di Identità Elettronica. Successivamente si potrà entrare ancora più facilmente digitando un PIN scelto dall’utente oppure optando per il riconoscimento biometrico.
Dallo smartphone, dunque, si potrà avere accesso a messaggi, avvisi, comunicazioni da parte di ogni Ente pubblico. Non si dimenticheranno scadenze, si resterà sempre aggiornati e si potranno pagare tributi e servizi direttamente dall’app. A queste “vecchie” funzionalità se ne aggiungeranno di nuove. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti ha spiegato, infatti, come il Governo preveda per la fine dell’anno un importante cambiamento positivo per la vita quotidiana di tutti gli italiani.
APP IO come cambierà tra pochi mesi
L’intento del Governo è di inserire nell’APP IO tre importanti documenti all’interno del portafoglio digitale. Parliamo della
- patente digitale,
- tessera sanitaria digitale,
- tessera elettorale digitale (voting pass).
Le indiscrezioni arrivano direttamente dal sottosegretario Butti che ci tiene ad informare gli italiani di questa ulteriore evoluzione dell’applicazione. Rientra nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per soddisfare gli obiettivi posti proprio dal PNRR. Nello specifico, Butti ricorda che il prossimo target è fissato al 30 settembre. Entro questa data 1064 Pubbliche Amministrazioni locali dovranno aver completato il processo di migrazione.
Digitalizzazione al via, tra ritardi e traguardi raggiunti
Il sottosegretario Butti si è fermato a parlare del processo di digitalizzazione in generale nonché di alcune problematiche intercorse durante il tentativo di realizzazione dei target del PNRR. Un esempio con riferimento ai ritardi è quello della banda ultra larga caratterizzata anche da una scarsissima performance nelle aree bianche e da una preoccupazione futura per le aree grigie. A tal proposito Butti riferisce come abbia proposto un’azione di revisione organica e globale della strategia.
Infine, il sottosegretario ha voluto sottolineare come la digitalizzazione della PA proceda positivamente. L’obiettivo è semplificare al massimo tale digitalizzazione e per raggiungerlo è stata organizzata una commissione che – in modo gratuito – sta cercando di capire come intervenire al meglio.