Bonus ISEE studenti: vantaggi incredibili che pochi conoscono, non perdere l’occasione

L’ISEE è fondamentale per attestare la situazione economica di una famiglia e per verificare se ha diritto ad alcune agevolazioni.

L’ISEE è un documento molto importante anche per gli studenti universitari, perché consente di stabilire se possono accedere a borse di studio, sconti sulle tasse scolastiche e servizi di mensa a tariffa agevolata.

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Solo gli studenti che rispettano determinate soglie reddituali, dunque, possono presentare richiesta per i benefici economici. Tali limiti variano in base all’Ateneo e alla Regione di appartenenza e, quindi, è necessario informarsi presso gli Enti interessati.

Scopriamo come si calcola l’ISEE per gli universitari che non convivono con i genitori.

ISEE per studenti universitari non conviventi: come si calcola?

Bisogna, innanzitutto, capire cosa si intende per nucleo familiare ai fini ISEE. È rilevante la famiglia anagrafica, ossia l’insieme dei soggetti che coabitano presso la stessa residenza e che sono legati da rapporti di matrimonio, affetto, parentela, affinità, adozione o tutela. I coniugi, tuttavia, sono considerati parte dello stesso nucleo anche se hanno residenze differenti.

Rientrano nel nucleo familiare anche i figli maggiorenni non conviventi con i genitori ma che siano a loro carico IRPEF. In tal caso, è fondamentale l’età dello studente. Nello specifico:

  • fino a 25 anni, si considera membro del nucleo familiare dei genitori, anche se non convivente;
  • a partire dai 26 anni, forma un nucleo familiare autonomo ai fini dell’ISEE ordinario, mentre, per le agevolazioni universitarie, è considerato nella famiglia di origine.

Facciamo un esempio. Tizio è uno studente universitario di 22 anni, privo di redditi e non convivente con i genitori. Questi ultimi sono coniugati, ma con residenze diverse per ragioni lavorative. Tizio, quindi, fa parte del nucleo familiare dei genitori, perché ha meno di 26 anni e senza redditi propri.

Per accedere alle prestazioni scolastiche, dunque, deve compilare il quadro C “Prestazioni universitarie” nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). L’INPS rilascerà l’ISEE ordinario, valido anche per le agevolazioni universitarie.

La documentazione necessaria

Il discorso cambia se Tizio ha più di 26 anni. In tale ipotesi, infatti, viene considerato come nucleo familiare separato ai fini dell’ISEE ordinario; per i benefici universitari, tuttavia, la documentazione deve includere necessariamente i redditi della famiglia di origine, perché Tizio non ha reddito proprio.

L’INPS, dunque, rilascerà due indicatori: l’ISEE ordinario e quello universitario, con cifre differenti.

Per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, infine, bisogna presentare vari documenti e dati relativi alla formazione del nucleo familiare, ai redditi e ai patrimoni posseduti.

Vanno, dunque, indicati i dati anagrafici, il codice fiscale, i redditi dell’anno precedente, i beni mobile e immobili posseduti e le spese affrontate per lo studio. Inoltre, è importante compilare il quadro C “Prestazioni universitarie” per ottenere il calcolo corretto dell’Isee universitario.

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