Quale sarà il cibo che gli astronauti potranno mangiare per alimentarsi, quando inizieremo i viaggi nello spazio a lunga gittata? Vediamo insieme cosa ha deciso il team di ricerca della Nasa.
Da quando l’uomo è riuscito per la prima volta a conquistare lo spazio, gli altri pianeti sono fin da subito diventati una vera e propria frontiera intellettuale, per immaginare un futuro in cui saremo in grado di colonizzare questi pianeti, e chi lo sa, utilizzare il loro terreno anche per dare vita a nuove forme di agricoltura.
Anche perché questo è oltretutto uno dei problemi che impediscono agli astronauti di potersi avventurare in giro lunghe nello spazio. È impossibile infatti al momento conservare all’interno dell’astronave, la quantità di cibo che servirebbe per un viaggio di lunga gittata.
Il pasto perfetto da consumare nello spazio? Ecco quali sono le difficoltà degli scienziati nell’individuarlo
E questa è anche la domanda a cui tutti i grandi esperti dell’industria aerospaziale nel mondo, cercano di rispondere. Come alimentare gli astronauti per lunghi viaggi spaziali? Al momento, la soluzione naturalmente è stata quella di spedire queste persone nello spazio, con una tutta una serie di provviste, di cibi pronti da scaldare e ingerire durante il viaggio.
Ma questo è al momento un mero palliativo, ed è per questo che gli scienziati sono così affascinati dalla possibilità ad esempio di poter coltivare frutta e verdura su pianeti stranieri. Al momento però, i ricercatori stanno in primo luogo cercando di capire quali sono le verdure che si conservano meglio, nel momento in cui vengono sottoposte alla microgravità.
Un quesito che ha portato alla costituzione di un team internazionale scientifico, che racchiude competenze e scienziati provenienti dagli Stati Uniti ma anche dall’Australia e il Regno Unito, che sta lavorando, su incarico della Nasa, su quella che sarà “l’insalata spaziale del futuro”.
Come si è svolta la ricerca del team internazionale finanziato dalla Nasa
La prima cosa che ha fatto questo gruppo di studio, è stata quella di isolare cento colture diverse, analizzandole e determinando in modo molto preciso i loro valori nutrizionali. Dopo questo passaggio, è stata condotta un’analisi per capire nello specifico, quali fossero tutte le risorse necessarie alla coltura, ma anche il possibile riutilizzo degli scarti.
In seguito si è anche cercato di capire quali verdure resisteranno meglio ai cambiamenti di gravità nello spazio. In ultimo, si è cercato di tenere in considerazione anche la gradevolezza al gusto di quelli ritenuti idonei.
Si ritiene infatti che questo in futuro sarà un aspetto decisivo, per mantenere sempre alto l’umore degli astronauti, che altrimenti, andando continuamente a consumare del cibo insaporito, o con un cattivo gusto, per quanto nutriente, finirebbero per avere dei grossi contraccolpi psicologici, in un viaggio che già, per ovvi motivi, ne riserva di suo.
Ecco qual’è il piatto migliore secondo il di ricerca: un’insalata mista con sette ingredienti
Alla fine questa ricerca scientifica, il team sembra aver finalmente trovato il piatto perfetto che gli astronauti dovranno consumare in futuro, per mantenersi in forma e per non deprimersi troppo, apprezzandone dunque il gusto.
Si tratta di un’insalata mista che contiene al suo interno sette ingredienti fondamentali: semi di soia, semi di papavero, orzo, cavolo riccio, arachidi, semi di girasole e patate dolci.
Naturalmente, questo ricerca scientifica si propone di essere semplicemente un inizio per affrontare un problema che in futuro potrebbe risultare decisivo per la fattibilità dei viaggi a lunga gittata nello spazio da parte di persone in carne ed ossa, e non più di sonde inviate per filmare.